"5000 anni e più. La lunga storia dell'umanità" - PuntoZip

Il racconto di una grande avventura della conoscenza: la decifrazione di una lingua antichissima, quella di una antica civiltà sconosciuta della parte sud-occidentale dell’altopiano iraniano, raccontata anche nella Bibbia: Elam. A “5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità”, in onda giovedì 27 febbraio alle 21.10 in prima visione su Rai Storia, un viaggio tra scrittura e archeologia, dalla Francia all’Oriente, introdotto da Giorgio Zanchini con Giovanna Biga, archeologa e storica, seguendo una ricerca grazie alla quale, dopo più di quindici anni, l’archeologo François Desset e la sua équipe sono riusciti a far rivivere una civiltà millenaria, svelando i grandi segreti di questa scrittura lineare elamita. E allo stesso tempo, una ricerca che apre la strada a una nuova lettura dei reperti di questa civiltà, mettendo in discussione il modo in cui è stata raccontata finora la storia della scrittura e delle sue origini.

Esistono soltanto 22 documenti noti in elamico lineare; sono identificati dalle lettere A-V (Hinz, 1969, pp. 11-44; Andre, e Salvini, 1989, pp. & 58; 58-61); di questi, 19 sono incisi su pietra e argilla, ritrovati nell’acropoli di Susa (ora conservati al museo del Louvre di Parigi). Altri oggetti sono conservati al museo Nazionale dell’Iran.

Iscrizione bilingue (elamico lineare e accadico) di re Kutik-Inshushinak, Tavola del leone, Museo del Louvre, Sb 17

I testi più importanti e lunghi, in parte in iscrizioni bilingue, appaiono in contesti monumentali. Sono incisi su grandi sculture in pietra, tra cui una statua della dea Narunte (I), la “Tavola del leone” (A), e grandi massi votivi (B, D), nonché su una serie di scalini (F, G, H, U) di una scala monumentale in pietra, dove si alternavano a gradini recanti testi con titoli accadici di Puzur-Inšušinak. Una scoperta unica è l’oggetto Q, un vaso d’argento con un’unica riga di testo perfettamente eseguito, conservato nel Museo di Teheran.

Appuntamento assolutamente imperdibile.