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ACCADEMIA DI SANTA CECILIA – LIBERTANGO, un viaggio musicale in Argentina con il Coro dell’Accademia e l’Ensemble Anna Tifu Tanto Quartet

ACCADEMIA DI SANTA CECILIA - LIBERTANGO, un viaggio musicale in Argentina con il Coro dell'Accademia e l'Ensemble Anna Tifu Tanto Quartet ACCADEMIA DI SANTA CECILIA - LIBERTANGO, un viaggio musicale in Argentina con il Coro dell'Accademia e l'Ensemble Anna Tifu Tanto QuartetSarà un omaggio all’indimenticabile re del tango Astor Piazzolla, a quasi cento anni dalla sua nascita (2021) e a 28 dalla sua scomparsa, quello che il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia – diretto da Piero Monti – e l’ensemble Anna Tifu Tango Quartet celebreranno in un eccezionale concerto interamente dedicato alla musica argentina mercoledì 29 luglioAuditorium Parco della MusicaCavea ore 21.

Temi passionali e ritmi travolgenti riproposti e interpretati con la profonda sensibilità melodica e l’inimitabile abilità esecutiva dell’Anna Tifu Tango Quartet, una formazione tutta italiana, composta da quattro fuoriclasse del panorama internazionale: Anna Tifu al violino, Fabio Furia al bandoneon, Romeo Scaccia al pianoforte e Giovanni Chiaramonte al contrabbasso e dal Coro di Santa Cecilia che non è nuovo a questo repertorio, un repertorio di grande impatto emotivo che condurrà il pubblico in un itinerario musicale affascinante e coinvolgente, omaggio al genio che ha rivoluzionato il Tango e ne ha ridelineato i contorni tracciando indelebilmente il suo percorso di successo.

Il programma del concerto alterna brani noti ad altri di più raro ascolto, come il tango Michelangelo ’70 o i brani Milonga del Angel e Muerte del Angel scritti agli inizi degli anni Sessanta su commissione della New York Philharmonic Orchestra che svelano il lato più spirituale del compositore argentino. A questi si affiancheranno Adiós Nonino, scritto nel 1959 in memoria del padre, e i celeberrimi Oblivion – struggente colonna sonora scritta per il film Enrico IV di Marco Bellocchio con Marcello Mastroianni e Claudia Cardinale, nomination ai Grammy nel 1993 – e Libertango composta nel 1974 che già nel titolo – che vede la fusione delle parole libertà tango – costituisce il manifesto della nuova strada intrapresa da Piazzolla nel suo percorso artistico.

A questi brani, si alterna Pagina de Buenos Aires del pianista e compositore argentino contemporaneo Fernando Otero autore tra i più carismatici e interessanti che ha sviluppato il suo stile in un mix di elementi classici, contemporanei e jazz utilizzando il tango come punto di partenza proprio come faceva Piazzolla.

La suggestiva Missa Criolla di Ariel Ramirez vede nuovamente protagonista il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretto da Piero Monti, che interpreta la messa cattolica riletta con elementi del folklore andino, uno dei capolavori della musica latino-americana degli anni Sessanta. E ancora al Coro sarà affidata l’interpretazione di tre delle Sei Canciones per coro misto scritte alla fine degli anni Quaranta da Carlos Guastavino, uno degli autori cult della musica argentina, riconosciuto maestro della melodia che con la sua musica ha celebrato in vario modo la tradizione culturale della sua terra.

Riformatore del tango, o – per i puristi – ‘asesino del tango’, Piazzolla ha contribuito alla fama mondiale di un genere nato alla fine dell’Ottocento come ibrido di diversi balli popolari (milonga, Habanera) che ebbe il suo massimo fulgore negli anni Venti del Novecento. Messaggero di temi esistenziali come l’amore e la morte, il tango era ‘un pensiero triste che si balla’ ed esprimeva nei testi malinconici i sentimenti degli emigrati in Argentina all’inizio del XX secolo, come lo stesso Piazzolla figlio di italiani. Dopo il trasferimento da bambino a New York con i genitori, a ventisei anni Piazzolla torna a Buenos Aires e fonda la sua orchestra dedicandosi alla carriera di strumentista – bandeonista – e direttore e studiando contemporaneamente composizione.  I suoi maestri sono Alberto Ginastera e poi, a Parigi, Nadia Boulanger che lo incoraggia a non abbandonare il percorso di revisione della musica popolare nella quale Piazzolla lascia un’impronta unica, in una contaminazione originale di tradizione e innovazione.

29 luglio 2020 – Cavea, ore 21

Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Piero Monti direttore

Anna Tifu Tango Quartet

Anna Tifu violino

Fabio Furia bandoneon

Romeo Scaccia pianoforte

Giovanni Chiaramonte contrabbasso

 

Astor Piazzola Michelangelo ’70, Escualo

Fernando Otero Pagina de Buenos Aires

Anna Tifu Tango Quartet

 

Ariel Ramirez Misa Criolla        

Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

 

Astor Piazzolla Milonga del Angel, Muerte del Angel

Anna Tifu Tango Quartet                                                                      

Carlos Guastavino  Indianas – Seis Canciones: Gala del dia, Quien fuera come el jasmin, Una de Dos

Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Astor Piazzolla Oblivion, Adiós Nonino, Libertango                                                                    

Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Anna Tifu Tango Quartet

 

 

Anna Tifu

Vincitrice nel 2007 del prestigioso concorso internazionale George Enescu di Bucharest, Anna Tifu è considerata una delle migliori interpreti della sua generazione. Nata a Cagliari, ha iniziato lo studio del violino all’età di sei anni sotto la guida del padre e a suonare in pubblico a 8 anni, vincendo il primo premio con menzione speciale di merito alla Rassegna di Vittorio Veneto. A undici anni ha debuttato come solista con l’Orchestra National des Pays de la Loire e l’anno seguente, debutta alla Scala di Milano con il Concerto n. 1 di Max Bruch. A quattrodici anni vince il 1° premio al Concorso Internazionale Viotti di Valsesia e nello stesso anno il 1° premio al Concorso Internazionale M. Abbado di Stresa.  Si diploma quindicenne al Conservatorio di Cagliari con il massimo dei voti e la Menzione d’onore. Ha studiato con Salvatore Accardo all’Accademia Walter Stauffer di Cremona e successivamente all’Accademia Chigiana di Siena dove, nel 2004, ottiene il Diploma d’Onore. Viene ammessa, all’età di 17 anni, al Curtis Institute di Philadelphia dove studia con Aarond Rosand, Shmuel Ashkenazy e Pamela Frank e successivamente si perfeziona a Parigi dove ottiene il diploma superiore di Concertista. Si è esibita con alcune tra le più prestigiose Orchestre Nazionali e Internazionali, tra le quali: l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Nazionale della RAI di Torino, l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona, Orchestra del teatro Carlo Felice di Genova, Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini, Orchestra Haydn di Bolzano, Orchestra del teatro la Fenice di Venezia, Simòn Bòlivar Orchestra del Venezuela, Stuttgarter Philarmoniker, Dortmunder Philarmoniker, George Enescu Philarmonic Orchestra e al fianco di importanti direttori, tra i quali Yuri Temirkanov, Gustavo Dudamel, Diego Matheuz, Juraj Valcuha. Gli impegni più prestigiosi recenti e futuri includono concerti al George Enescu Festival di Bucharest con l’Orchestra RAI di Torino e Juraj Valcuha, tournée in Russia sempre  con l’Orchestra RAI, un concerto con Gustavo Dudamel e la Simòn Bolivar Orchestra del Venezuela, l’inaugurazione della Stagione al Teatro Carlo Felice di  Genova  , dove per l’occasione ha suonato il violino Guarneri del Gesù ‘il Cannone’ appartenuto a Niccolò Paganini, concerti al Parco della Musica di Roma con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e l’inaugurazione a Parigi con l’Orchestra Filarmonica di Radio France, diretta da Mikko Franck. Recente il suo debutto con la casa discografica Warner Classics, in duo con il pianista Giuseppe Andaloro. Anna Tifu suona il violino Stradivari ‘Marèchal Berthier’ del 1716, ex Napoleone della Fondazione Canale di Milano.

Biglietti da 20 a 30 euro

Giovani under30 € 10

l gentile pubblico è invitato ad acquistare i biglietti online, sul sito www.ticketone.it e, se impossibilitati, al botteghino dell’Auditorium.

Il botteghino non può stampare o ristampare biglietti acquistati online. In assenza del biglietto non sarà quindi possibile l’accesso né la ristampa.

L’accesso alla Cavea è consentito solamente alle persone provviste di mascherina.
All’ingresso sarà obbligatorio sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea.

Non sarà consentito l’accesso a persone a cui è stata riscontrata una temperatura maggiore di 37,5°C.

Si raccomanda di arrivare con un congruo anticipo rispetto all’orario di inizio dello spettacolo.
I posti sono nominativi e numerati. Le persone congiunte, al momento dell’ingresso, dovranno produrre un’autocertificazione utile a dichiarare il loro stato di conviventi.

I posti contigui per congiunti saranno venduti solo al botteghino dell’Auditorium oppure scrivendo a [email protected]

L’attuale allestimento delle tribune non prevede seggiolini, i posti (numerati) sono indicati da segnaposti collocati sulle gradinate.

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