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Arrivano a Bologna le stelle del balletto

Debutta al Teatro Comunale di Bologna per la Stagione di Danza 2019 una delle compagnie più apprezzate per vitalità artistica ed eleganza coreografica del panorama internazionale: il Ballet Nice Méditerranée, diretto dal danzatore e coreografo Éric Vu-An. Sabato 11 maggio alle 20.30, con replica domenica 12 maggio alle 15.30, la compagnia francese presenta un programma di classici del balletto moderno intitolato Trittico, composto da L’Arlésienne, balletto di Roland Petit su musiche di Georges Bizet, Three Preludes con la coreografia di Ben Stevenson su musiche di Sergej Rachmaninov e 5 Tangos di Hans van Manen su musiche di Astor Piazzolla, quest’ultimo in prima esecuzione italiana.

Arrivano a Bologna le stelle del balletto

Stella dell’Opéra de Paris, Éric Vu-An arriva a Bologna accompagnato dalla fama di una carriera eclettica: scelto, appena diciannovenne, da Rudolf Nureyev per il ruolo di Basilio in Don Chisciotte e da Maurice Béjart per il suo Boléro, si esibisce in grandi titoli di George Balanchine, John Neumeier, Roland Petit, William Forsythe e Vaclav Nižinskij, fino ad approdare al mondo del cinema con un cammeo nel film Un tè nel deserto di Bernardo Bertolucci e a quello teatrale nello spettacolo Memorie di Adriano di Maurizio Scaparro. Dal 1995 si dedica alla direzione di ballo prima al Grand Théâtre de Bordeaux, poi ad Avignone, Marsiglia e Nizza, dove nel 2009 assume l’incarico di Direttore artistico del Ballet Nice Méditerranée. Creata nel 1947 e rinnovata sotto la guida di Vu-An, la compagnia è nota per la varietà delle sue proposte, che spaziano dal repertorio classico alle creazioni originali di grandi nomi della danza contemporanea come Lucinda Childs e Dwight Rhoden.

Apre la serata L’Arlésienne, balletto fortunatissimo creato dal francese Roland Petit nel 1974 su musiche di Georges Bizet e tratto da un racconto di Alphonse Daudet, che vede la supervisione coreografica di Luigi Bonino, i costumi di Christine Laurent e le luci e la supervisione tecnica di Jean-Michel Désiré. Al centro del soggetto la storia d’amore e morte di Frédéric che, ossessionato dal fantasma di una femme fatale un tempo amata, trascura l’affetto reale e sincero della giovane Vivette, fino ad arrendersi a un destino tragico. Sulla scena i danzatori, tutti in bianco e nero, eseguono una coreografia precisa, netta e quasi marziale. Come solisti Zaloa Fabbrini e Alessio Passaquindici. Segue il delicato ed emozionante passo a due Three Preludes dell’inglese Ben Stevenson, già danzatore nel Royal Ballet di Londra, creato per l’Harkness Youth Ballet nel 1969. A partire da una situazione quotidiana come quella degli esercizi alla sbarra di due ballerini, Stevenson sviluppa una raffinata storia d’amore sulle note di Sergej Rachmaninov. I due solisti sono Marlen Fuerte Castro e Luis Valle; le luci del balletto sono curate da Chenault Spence. Chiudono i 5 Tangos ideati nel 1977 da Hans van Manen, uno dei padri del balletto moderno olandese, qui con la supervisione coreografica di Mea Venema e Jan Linkens e luci di Bert Dalhuysen. In coppia nell’assolo danzano Marlen Fuerte Castro e Zhani Lukaj. Le musiche di Astor Piazzolla si coniugano con passi che mescolano suggestioni classiche e influenze tanguere, il tutto amalgamato dai colori rosso e nero.

I biglietti, da 45 a 10 euro, sono in vendita sul sito www.tcbo.it e presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna. Eventuali biglietti invenduti saranno disponibili il giorno dello spettacolo al 50% del costo.

Lo spettacolo sarà preceduto, venerdì 10 maggio alle 18 nel Foyer Respighi del Teatro Comunale, da un incontro gratuito aperto al pubblico inserito nel ciclo di approfondimenti della Stagione di Danza, dal titolo “L’incontro con l’étoile”. Interverranno il Direttore artistico del Ballet Nice Méditerranée Éric Vu-An, una coppia di danzatori della compagnia e il Sovrintendente del Teatro Comunale Fulvio Macciardi, insieme a Vittoria Cappelli (settore danza del Comunale). Modera la giornalista, critico e storico di danza Valentina Bonelli.

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