Stasera Rai 3 propone un nuovo appuntamento con la storia della radiofonia italiana. “Cari amici vicini e lontani” va in onda giovedì 28 agosto alle 23.00 in seconda serata. Rai Cultura continua a celebrare i 100 anni di Radio Rai con la selezione curata da Renzo Arbore.
Il programma cult di Renzo Arbore torna in tv
Il celebre programma radiofonico di Renzo Arbore rivive attraverso una selezione ragionata e contestualizzata. Inoltre, il conduttore pugliese offre al pubblico televisivo i momenti più significativi della trasmissione. La proposta televisiva permette di riscoprire un pezzo importante della storia radiofonica italiana.
Arbore presenta materiali d’archivio accompagnati da commenti e riflessioni personali sull’epoca. Tuttavia, il formato televisivo aggiunge una dimensione visiva all’esperienza radiofonica originale. Pertanto, il pubblico può apprezzare aspetti inediti di quel periodo storico della radio.
Alberto Sordi ospite d’eccezione della serata
La puntata si apre con un tributo a Guglielmo Marconi e l’ingresso di Alberto Sordi. Il grande attore romano rappresenta l’ospite d’eccezione di questo appuntamento televisivo speciale. Inoltre, Sordi rievoca i suoi esordi radiofonici con personaggi diventati leggendari come “Mario Pio”.
L’attore canta anche “Nonnetta” ironizzando simpaticamente sull’età del pubblico radiofonico dell’epoca. La sua presenza aggiunge valore nostalgico e artistico alla trasmissione televisiva. Tuttavia, dimostra anche come la radio fosse un trampolino di lancio per artisti destinati al successo.
I grandi della radio italiana in scena
Angelo Brigada, storico direttore d’orchestra, viene chiamato da Arbore a dirigere simbolicamente la Rai. Walter Chiari rende omaggio all’amico Campanini rifacendo il mitico sketch “Vieni avanti, cretino”. Inoltre, questi momenti testimoniano la creatività e l’inventiva della radio italiana degli anni d’oro.
La puntata presenta anche un focus sui Giornali Radio con la partecipazione di Pinzaruti. Si riascoltano le voci storiche del GR degli anni Ottanta per documentare l’evoluzione dell’informazione. Pertanto, il programma offre una panoramica completa della radiofonia italiana in tutti i suoi aspetti.
Cinema e radio: un binomio vincente
Lello Bersani ricorda Vittorio Veltroni e la rubrica cinematografica “Ciak” che segnò un’epoca. Elsa Martinelli e Galeazzo Benti affiancano il conduttore in questo viaggio nella memoria radiofonica. Inoltre, questo segmento dimostra come radio e cinema fossero strettamente collegati negli anni passati.
Il rapporto tra radio e settima arte emerge chiaramente attraverso testimonianze e materiali d’archivio. La programmazione radiofonica dedicava ampio spazio al cinema e ai suoi protagonisti. Tuttavia, era anche un veicolo importante per la promozione cinematografica presso il grande pubblico.
Mike Bongiorno racconta i suoi inizi
Arbore presenta Mike Bongiorno che racconta gli inizi nella radio americana e il successo. Il celebre conduttore rievoca i primi passi della sua carriera e il programma “Motivo in maschera”. Inoltre, la sua testimonianza offre uno spaccato interessante sulla radio del dopoguerra in Italia.
Bongiorno rappresenta un ponte tra la radio americana e quella italiana del secondo dopoguerra. La sua esperienza internazionale arricchì il panorama radiofonico nazionale con nuove idee e format. Pertanto, il suo contributo fu fondamentale per l’evoluzione della radiofonia italiana.
L’omaggio a Napoli e il ricordo del terremoto
La puntata si chiude con un tributo alla tradizione musicale partenopea. Isabella Biagini imita Sophia Loren mentre “I Senza Vergogna” cantano un medley napoletano. Inoltre, questo momento celebra il legame speciale tra radio e cultura popolare meridionale.
Un focus particolare è dedicato al terremoto dell’Irpinia del 1980 e al ruolo della radio. Si riascoltano gli appelli radiofonici dei sopravvissuti e si ricorda l’impegno Rai nel coordinamento dei soccorsi. Arbore ne discute con Gianni Bisiach, Giuseppe Zamberletti e Carlo Tognoli per documentare questo momento tragico.
La chiusura tradizionale del programma
Come da tradizione consolidata, le gemelle Nete e “I Senza vergogna” cantano “Un bacio a mezzanotte”. Questo momento rappresenta il sigillo finale di ogni puntata del programma arboriano. Inoltre, la canzone è diventata un simbolo riconoscibile della trasmissione per generazioni di ascoltatori.
L’appuntamento di stasera su Rai 3 conferma l’impegno del servizio pubblico nella valorizzazione della memoria radiofonica. La celebrazione dei 100 anni di Radio Rai continua attraverso contenuti di grande valore storico e culturale.
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