Stasera su Rai 1 va in onda “Come eravamo, vacanze italiane”. Lo Speciale Tg1 racconta le vacanze estive degli italiani durante il boom economico degli anni ’60.
Un viaggio nell’estate del passato
L’appuntamento è fissato per domenica 17 agosto alle 23.40 su Rai 1. Lo Speciale Tg1 è curato da Vincenzo Guerrizio con il montaggio di Ester Aurilia. Inoltre, le ricerche sono affidate a Giulia Trentini per garantire l’accuratezza storica.
Il programma utilizza immagini straordinarie provenienti dagli archivi Rai. Questi documenti raccontano un’Italia che scopriva il turismo di massa. Pertanto, offrono uno spaccato unico della società italiana del boom economico.
Gli albori del turismo di massa
Gli anni ’60 rappresentarono una svolta nel modo di vivere le vacanze. Gli italiani entravano nel boom economico quasi con stupore. Di conseguenza, maggior benessere raggiungeva anche i ceti meno facoltosi della popolazione.
I primi turisti nordeuropei arrivavano sulle coste italiane. Inoltre, nascevano i primi campeggi organizzati per accogliere questa nuova clientela. Anche gli autostoppisti iniziavano a popolare le strade verso il mare.
Le utilitarie stracariche verso le spiagge
Le prime code automobilistiche si formavano sulle strade che conducevano al mare. Le utilitarie erano stracariche di bagagli e speranze di divertimento. Questo fenomeno segnava l’inizio di una nuova era del tempo libero italiano.
Gli operai risparmiavano per un anno intero sul loro salario modesto. Tuttavia, riuscivano a portare moglie, figli e suocera in villeggiatura. Questa conquista sociale rappresentava un traguardo importante per molte famiglie.
Città deserte e spiagge affollate
Il documentario mostra il contrasto tra città deserte e spiagge affollate durante l’estate. I bikini delle miss facevano notizia sui giornali dell’epoca. Inoltre, nuovi modi di viaggiare si affermavano tra i giovani più avventurosi.
Le tende e i camper iniziavano a popolare le coste italiane. Questo fenomeno creava un turismo più democratico e accessibile. Pertanto, le vacanze non erano più riservate solo ai ricchi borghesi.
Le colonie estive e la nostalgia di casa
Le colonie estive accoglievano i bambini delle famiglie meno abbienti. Questi luoghi offrivano svago e cure ma generavano anche nostalgia di casa. Il documentario racconta questa esperienza attraverso testimonianze toccanti dell’epoca.
Le prime svedesi arrivavano in vacanza in Versilia e a Capri. I corteggiamenti da spiaggia diventavano un fenomeno sociale di grande interesse. Inoltre, creavano nuove dinamiche nei rapporti tra italiani e stranieri.
La colonna sonora dell’estate
I mitici juke-box scandivano i ritmi delle vacanze estive degli anni ’60. La vita degli orchestrali era legata alle stagioni turistiche. Infatti, lavorando solo d’estate, dovevano sbarcare il lunario con pochi mesi di attività.
La carovana del Cantagiro attraversava l’Italia portando musica ovunque. Celentano e Little Tony erano già popolarissimi in quegli anni. Di conseguenza, venivano inseguiti dai fan in delirio durante le loro esibizioni.
I primi segnali di cambiamento
Il documentario non nasconde i primi segnali della speculazione edilizia. L’inquinamento del mare iniziava a preoccupare gli osservatori più attenti. Inoltre, lo snaturamento dei luoghi iniziava a modificare il paesaggio costiero italiano.
Questi fenomeni avrebbero avuto nei decenni successivi l’evoluzione che conosciamo oggi. Pertanto, il programma offre anche una riflessione sui cambiamenti del territorio nazionale.
Un’epoca di grande ottimismo
Gli anni ’60 erano caratterizzati da grande ottimismo verso il futuro. Un futuro radioso sembrava alla portata di tutti gli italiani. Inoltre, si provava a godersi la vita dopo gli anni duri dell’immediato dopoguerra.
Questo amarcord televisivo racconta un’epoca irripetibile della storia italiana. Il programma offre un pizzico di nostalgia per tempi più semplici e genuini. Infine, documenta la nascita di abitudini che caratterizzano ancora oggi l’estate italiana.
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