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CuriosArte: Un leone, un maiale e un artista burlone

CuriosArte: Un leone, un maiale e un artista burlone CuriosArte: Un leone, un maiale e un artista burloneIl Löwendenkmal.
Mark Twain, del Löwendenkmal scrisse in A tramp abroad. Simbolo della città di Lucerna, in Svizzera, esso commemora il massacro delle guardie svizzere morte nel 1792 durante l’assalto del Palazzo delle Tuileries a Parigi nel corso della Rivoluzione Francese.
Lo scrittore Mark Twain la definì come “il monumento più triste e commovente del mondo”.

L’espressione triste e struggente del leone di roccia, realmente commovente fino allo struggimento, raffigura ed esterna in qualche modo tutta la malinconia del nostro mondo moderno, il tormento per quanto vi è in esso di deleterio, di sventurato, e lo fa senza alcuna vuota retorica.
Solo un leone scolpito nella dura roccia, ma in grado di scolpirsi nello stesso modo in ogni spirito sensibile, per sempre.

CuriosArte: Un leone, un maiale e un artista burlone CuriosArte: Un leone, un maiale e un artista burloneScavato in un’ampia ex-cava di arenaria il Leone ci rammenta il grande valore e il coraggio di quelle Guardie Svizzere che caddero per onorare il re di Francia a cui rispondevano, i soldati infatti preferirono difendere il regno anziché disonorare il giuramento.
All’inizio del XIX secolo il luogotenente Carl Pfyffer von Altishofen, scampato al massacro per volere del destino, iniziò a pensare alla realizzazione di una scultura imponente che rendesse omaggio ai suoi compagni meno fortunati, ma la realizzazione non ebbe luogo fino alla caduta definitiva di Napoleone a Waterloo nel 1815. Fu la sua caduta e la “restaurazione” della monarchia francese che convinsero il luogotenente ad affidare finalmente la realizzazione del monumento allo scultore danese Bertel Thorvaldsen.

Thorvaldsen accettò di buon grado il lavoro anche se l’artista non era stato informato di un dettaglio: l’ufficiale svizzero non possedeva tutta la somma necessaria a pagare la sua opera. Il rapporto tra i due divenne difficile e controverso ma Thorvaldsen decise comunque di terminare il lavoro, applicando tuttavia delle modifiche al progetto apparentemente “invisibili”.

La scultura del Leone di Lucerna, realizzata poi materialmente, su disegni di Thorvaldsen, dagli artisti Pankraz Eggenschwyler e Lucas Ahorn, è stata completata nel 1821 così come la vediamo oggi: una nicchia scavata nella roccia dove trova rifugio un leone morente trafitto da una lancia, mentre una zampa dell’animale è appoggiata sullo scudo con lo stemma della monarchia francese, accanto, un altro scudo porta l’effigie della Svizzera.

Ma a uno sguardo attento la forma della nicchia mostra altro ancora…
Thorvaldsen infatti abbozzò sui contorni della nicchia la sagoma inconfondibile di un maiale, come “invisibile” sberleffo a chi aveva voluto commissionargli l’opera senza avvertirlo precedentemente che parte del lavoro sarebbe stato gratis.

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