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Dal 15 ottobre in libreria “ROBOT. THE HUMAN PROJECT”, catalogo della grande mostra sull’universo della robotica in programma al Mudec

Dal 15 ottobre in libreria "ROBOT. THE HUMAN PROJECT", catalogo della grande mostra sull'universo della robotica in programma al Mudec  Dal 15 ottobre in libreria "ROBOT. THE HUMAN PROJECT", catalogo della grande mostra sull'universo della robotica in programma al MudecA partire dal 15 ottobre arriva in libreria e on line “ROBOT. The Human Project”, il volume edito da 24 ORE Cultura che anticipa la grande mostra dedicata all’universo della robotica in programma al Mudec di Milano dal 26 novembre 2020 al 28 marzo 2021: al centro del catalogo e dell’esposizione un affascinante racconto dell’essere umano e del rapporto con il suo alter ego artificiale, il robot, in un percorso tra passato, presente e futuro che, partendo dall’antica Grecia, ci accompagna attraverso i secoli fino alle frontiere più contemporanee della robotica, invitando il pubblico a riflettere su importanti questioni aperte, dalla biorobotica alla roboetica, al pensiero artificiale.

Il volume si apre con alcuni saggi di inquadramento generale della complessa materia ad opera dei curatori Alberto Mazzoni, fisico e bioingegnere responsabile scientifico del Laboratorio di Neuroingegneria computazionale dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Antonio Marazzi, direttore del corso di perfezionamento in Antropologia culturale e sociale presso l’Università di Padova e Lavinia Galli, storica dell’arte e conservatrice del Museo Poldi Pezzoli di Milano -, per poi proseguire in linea con il percorso espositivo della mostra. Partendo dalla Grecia classica, le pagine si snodano in un excursus storico tra le macchine astronomiche e scenografiche del mondo arabo e le invenzioni di Leonardo da Vinci, passando poi alle Wunderkammer barocche – tra cui spicca l’opera simbolo del Museo delle Culture, il Demone-Automa dell’erudito milanese Manfredo Settala fino a giungere agli automi settecenteschi e ai prodotti della grande orologeria svizzera del secolo XIX.

A seguire il catalogo indaga lo scenario dei nostri giorni, della robotica contemporanea e la sua applicazione in vari campi: quello medico, con organi artificiali, esoscheletri riabilitativi, arti bionici, fino alle nuove frontiere della medicina bioelettronica; quello lavorativo, dove sempre più spazio è dato ai robot umanoidi; e l’ambito relazionale, regno dei “robot di compagnia”, capaci di interagire con le dinamiche psicologiche dei loro interlocutori. Vengono infine toccati alcuni temi di controversa attualità, dove gli aspetti tecnologici si intrecciano con quelli bioetici, come l’uso militare dei robot, le ricerche sull’intelligenza artificiale (AI) e la realtà del cyborg, l’umano con innesti artificiali.

Attraverso le sue pagine “ROBOT. The Human Project” permette quindi al lettore di addentrarsi nel vasto e affascinante mondo della robotica, offrendo gli strumenti necessari per arrivare a conoscere a fondo questa complessa disciplina così attuale, che investe e influenza in maniera sempre più decisa la nostra società su scala globale, e allo stesso tempo così ben radicata nelle fondamenta della storia dell’uomo.

Più nel dettaglio, partendo dalle opere esposte in mostra il catalogo si suddivide in sei sezioni portanti – Automi antichiIl cervello meccanicoBionicaI Robot tra di noiSocietà automatica e Intelligenza artificiale – che permettono al lettore di scoprire le principali macchine ideate e create dal genio dell’uomo nel corso del tempo. Fra queste la Ricostruzione moderna dell’ancella automatica di Filone di Bisanzio (III sec. a. C) – il primo robot umano che sia mai stato creato in grado di servire il vino agli ospiti e di mescerlo con l’acqua grazie al principio dei vasi comunicanti – oppure le prime macchine in cui l’immissione di un numero avviene premendo un tasto, come l’Addizionatrice Addicalco modello 46/47 (1946), una sommatrice molto simile, anche nell’aspetto esteriore, al celebre modello americano Comptometer.

E ancora esempi di bionica del mondo contemporaneo, come Mia, il prototipo rivoluzionario di arto artificiale interamente made in Italy – sviluppato nel 2018 da Prensilia, spin off dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – che può interagire direttamente con il sistema nervoso centrale in quanto collegata alle terminazioni nervose superstiti di un arto amputato, fino ai robot umanoidi fra i quali Sanbot Elf (2016), che parla e interagisce con gli umani; Pepper (2014), robot progettato allo scopo di diventare un compagno socievole ed emotivo; RoboThespian, grande attore e intrattenitore poliglotta (parla più di trenta lingue), che si esibisce sulle scene di tutto il mondo con una spiccata vocazione per la divulgazione scientifica.

All’interno del catalogo si trovano inoltre esempi di cobot, speciali robot collaborativi che sostituiscono l’uomo in situazioni particolarmente difficoltose o faticose, come il caso tutto italiano di Soryu – il robot realizzato nel 2019 dal team di Michele Guarnieri, fondatore di HiBot, tra le più importanti società giapponesi nel campo della robotica – che, dopo il disastro del 2011, è stato utilizzato per esplorare la centrale nucleare di Fukushima alla ricerca di sopravvissuti e di informazioni preziose.

Chiude il catalogo la sezione Pop Culture – a cura di Fabrizio Modina, collezionista ed esperto di Pop culture – con il racconto del vastissimo mondo dell’immaginario fantascientifico nei campi dell’arte, della letteratura, del cinema e del fumetto. Le ricerche e le invenzioni sorprendenti nella robotica hanno infatti da sempre stimolato la fantasia umana ed è proprio da questo continuo dialogo tra frontiere della scienza e immagini della fantascienza che sono nati celebri personaggi come Asimov a Wall-E, Frankenstein, Jeeg Robot, i film “Metropolis” e “Ex Machina”, i numerosi fumetti manga e maquette dei super eroi conosciuti amati da tutti perchè parte della nostra cultura di massa.

GLI AUTORI 

Alberto Mazzoni

Fisico e bioingegnere, è responsabile scientifico del Laboratorio di Neuroingegneria computazionale dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Antonio Marazzi

Professore ordinario di Antropologia culturale e sociale presso l’Università di Padova.

Lavinia Galli

Storica dell’arte e conservatrice del Museo Poldi Pezzoli di Milano.

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