Riccardo Frizza dirige l’Orchestra del Teatro San Carlo

Celebra il 79° anniversario della Repubblica italiana il concerto che Rai Cultura propone domenica 1° giugno a partire dalle 17.50 in diretta su Rai 1 dal Cortile d’Onore del Palazzo del Quirinale. Protagonisti l’Orchestra del Teatro San Carlo e il direttore Riccardo Frizza. Il concerto è in differita anche lunedì 2 giugno, giorno della Festa della Repubblica, alle 20.30 su Radio3 e alle 21.15 su Rai5.
L’appuntamento si inserisce nella cornice di “Napoli Millenaria”: la città partenopea, storico crocevia di culture e laboratorio del talento artistico, dalla quale parte anche il programma del concerto, che si estende dalla Scuola Napoletana alla tradizione musicale italiana reinterpretata con uno sguardo internazionale.
In apertura l’ouverture da Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa, figura eminente di quel gusto settecentesco che la Scuola napoletana seppe esportare in tutta Europa. Segue l’Ouverture da L’italiana in Algeri di Gioachino Rossini, in cui Stendhal riconobbe l’eredità di Cimarosa innervata da una nuova spinta. La terza e ultima ouverture in programma è quella da Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart, in cui il modello teatrale italiano si apre a una scrittura di respiro europeo.
Chiude il concerto la Sinfonia n. 4 in la maggiore op. 90 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, definita dall’autore «il lavoro più gaio che io abbia mai finora composto». Fu scritta durante il viaggio di formazione che Mendelssohn fece in Italia tra il 1830 e il 1831. E proprio guardando «la luce del mattino, il Vesuvio, il mare e la costa di Sorrento» il compositore scrisse alla sua famiglia: «Ora che mi ci sono avviato, penso di finire in Italia anche la “Sinfonia Italiana”; così porterei con me un eccellente bottino di quest’inverno».
L’appuntamento si inserisce nella cornice di “Napoli Millenaria”: la città partenopea, storico crocevia di culture e laboratorio del talento artistico, dalla quale parte anche il programma del concerto, che si estende dalla Scuola Napoletana alla tradizione musicale italiana reinterpretata con uno sguardo internazionale.
In apertura l’ouverture da Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa, figura eminente di quel gusto settecentesco che la Scuola napoletana seppe esportare in tutta Europa. Segue l’Ouverture da L’italiana in Algeri di Gioachino Rossini, in cui Stendhal riconobbe l’eredità di Cimarosa innervata da una nuova spinta. La terza e ultima ouverture in programma è quella da Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart, in cui il modello teatrale italiano si apre a una scrittura di respiro europeo.
Chiude il concerto la Sinfonia n. 4 in la maggiore op. 90 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, definita dall’autore «il lavoro più gaio che io abbia mai finora composto». Fu scritta durante il viaggio di formazione che Mendelssohn fece in Italia tra il 1830 e il 1831. E proprio guardando «la luce del mattino, il Vesuvio, il mare e la costa di Sorrento» il compositore scrisse alla sua famiglia: «Ora che mi ci sono avviato, penso di finire in Italia anche la “Sinfonia Italiana”; così porterei con me un eccellente bottino di quest’inverno».
Il 2 e il 3 giugno del 1946 si tenne il referendum con il quale gli italiani vennero chiamati per decidere quale forma di Stato dare al Paese.
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