Stasera Rai 5 dedica uno speciale al più grande scienziato italiano dopo Galileo. Il programma “Nel secolo breve” racconta la straordinaria figura di Enrico Fermi.
L’appuntamento è fissato per sabato 23 agosto alle 21.15. Rosanna Lo Santo firma la regia del documentario. Paolo Mieli fornisce il commento, mentre Charlotte Marincola conduce la trasmissione.
Il genio di Enrico Fermi
Enrico Fermi rappresenta un caso unico nella storia della scienza. Infatti, sia gli italiani che gli americani lo considerano il padre della fisica nucleare nei loro paesi.
La sua eccezionalità emerge chiaramente dal suo profilo scientifico. Fermi incarnava infatti un esempio rarissimo di fisico teorico e sperimentale insieme. Inoltre, rappresentava il sogno del docente modello per generazioni di studenti.
Dai “ragazzi di via Panisperna” all’America
Il documentario ripercorre le tappe fondamentali della rivoluzione scientifica ferminiana. Il viaggio inizia con la leadership del gruppo dei “ragazzi di via Panisperna” a Roma.
Successivamente, la narrazione si sposta all’università di Chicago. Qui Fermi sviluppò le sue ricerche più importanti dopo l’emigrazione negli Stati Uniti.
Il contesto storico del Novecento
La biografia di Fermi si intreccia inevitabilmente con gli eventi cruciali del secolo scorso. Il regime di Mussolini segnò profondamente il panorama scientifico italiano dell’epoca.
Le leggi razziali rappresentarono un punto di svolta drammatico. Queste norme causarono la fuga di molti cervelli italiani verso gli Stati Uniti. La comunità scientifica subì così un danno irreparabile a causa delle persecuzioni nazi-fasciste.
La corsa alla bomba atomica
Un capitolo particolarmente delicato riguarda lo sviluppo dell’arma nucleare. La pericolosissima gara tra tedeschi e americani dominò gli anni della Seconda Guerra Mondiale.
Fermi si trovò al centro di questa competizione scientifica e militare. Il suo contributo risultò decisivo per il progetto Manhattan americano.
L’utopia dell’atomo pacifico
Nonostante l’applicazione militare delle sue scoperte, Fermi coltivava ideali diversi. L’utopia dell'”atomo pacifico” rappresentava la sua visione per il futuro dell’umanità.
Lo scienziato immaginava un mondo dove l’energia nucleare servisse esclusivamente scopi civili. Questa speranza animò molti ricercatori del dopoguerra.
Le voci degli esperti
Il documentario presenta testimonianze di prestigiosi scienziati contemporanei. Carlo Rovelli offre la sua prospettiva sulla figura di Fermi.
Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica, condivide le sue riflessioni sul genio italiano. Anche Ugo Amaldi contribuisce con il suo punto di vista scientifico.
Inoltre, David Schwartz, biografo americano di Fermi, arricchisce il racconto con dettagli inediti. La sua testimonianza offre una prospettiva internazionale sulla vita dello scienziato.
Un’eredità scientifica immortale
L’eredità di Enrico Fermi continua a influenzare la ricerca scientifica contemporanea. Le sue scoperte hanno aperto nuove frontiere nella fisica moderna.
Il documentario di stasera rappresenta un’occasione preziosa per conoscere questa figura straordinaria. “Nel secolo breve” promette di svelare aspetti inediti della vita e delle scoperte di Fermi.
L’appuntamento con la scienza e la storia è dunque fissato per le 21.15 su Rai 5.
Commenta per primo