Fassbinder torna a Milano: la retrospettiva “Maledetto ti amerò” celebra il genio del cinema tedesco

Fassbinder torna a Milano: la retrospettiva "Maledetto ti amerò" celebra il genio del cinema tedescoUn omaggio agli ottant’anni dalla nascita del maestro

In occasione degli ottant’anni dalla nascita di Rainer Werner Fassbinder, la Cineteca Milano dedica al leggendario regista una rassegna imperdibile. “Maledetto ti amerò” si terrà al cinema Arlecchino dal 2 al 30 luglio. L’evento nasce dalla collaborazione con il PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano e il patrocinio del Goethe-Institut Mailand.

La retrospettiva presenta otto film realizzati dal 1969 al 1978. Inoltre, il programma include il documentario “Fassbinder” di Annekatrin Hendel del 2015. Un percorso completo per scoprire l’universo artistico di una delle figure più influenti del cinema europeo degli anni ’70.

I capolavori in programma

I primi anni di genio creativo

L’apertura è affidata a “L’amore è più freddo della morte” (1969), ispirato a “Frank Costello faccia d’angelo” di Jean-Pierre Melville. Segue “Il fabbricante di gattini” (1969), tratto da un’opera teatrale dello stesso Fassbinder. Entrambi i film mostrano già la maturità artistica del giovane regista bavarese.

I melodrammi che hanno fatto storia

Tra i titoli più attesi spicca “Le lacrime amare di Petra von Kant” (1972). Questo doloroso e claustrofobico melodramma rappresenta uno dei vertici della filmografia fassbinderiana. Altrettanto significativo è “La paura mangia l’anima” (1974), che racconta l’amore proibito tra una donna anziana e un uomo più giovane.

Sperimentazione e televisione

Il dittico fantascientifico “Il mondo sul filo” (1973) dimostra la versatilità del regista. Realizzato per la televisione, il film anticipa temi oggi più che mai attuali. La storia esplora i confini tra realtà e simulazione virtuale.

Il capolavoro della maturità

Chiude il percorso “Il matrimonio di Maria Braun” (1978), parabola sulla Germania post Seconda Guerra Mondiale. Quest’opera segna l’apice della collaborazione con Hanna Schygulla, musa ispiratrice del regista.

Il genio del nuovo cinema tedesco

L’innovatore del linguaggio cinematografico

Rainer Werner Fassbinder è stato il cuore pulsante del nuovo cinema tedesco. L’appello alla vita e alla “fisicità delle passioni” rappresentava una costante del regista bavarese. Analista spietato dei rapporti d’amore e dipendenza, equiparava spesso questi legami a quelli tra carnefice e vittima.

Il suo cinema si distingueva per il taglio realistico delle storie. Inoltre, mostrava una continua ricerca dello stile più adatto per raccontarle. Con lo strumento del mélo ha vivisezionato le dinamiche della passione. Contemporaneamente, ha raccontato la storia presente e passata della Germania.

L’influenza di Douglas Sirk

L’incontro con il grande regista Douglas Sirk convinse Fassbinder di una nuova direzione. Decise di realizzare film “di genere” intersecandoli alla cultura europea. Soprattutto, voleva narrare la storia del proprio Paese. Dall’Ottocento di Fontane in “Effi Briest” sino agli anni Ottanta del XX secolo.

Il suo racconto attraversava la Repubblica di Weimar, il nazismo e l’era Adenauer. Fassbinder divenne così un memorabile narratore della Germania contemporanea.

Una vita intensa e prolifica

Gli inizi e la formazione

Nato a Bad Wörishofen il 31 maggio 1945, Rainer Werner Fassbinder era figlio di un medico. Sua madre, Liselotte Pempeit, era una traduttrice che apparve in numerosi suoi film. Dopo il divorzio dei genitori nel 1951, visse con la madre.

Nel 1967 entrò a far parte dell’Action-Theater. L’anno successivo rappresentò la pièce “Katzelmacher”, poi filmata nel 1969. Contemporaneamente all’attività teatrale, iniziò la sua carriera cinematografica.

La produttività leggendaria

Fassbinder era celebre per la sua incredibile capacità lavorativa. Inoltre, sapeva valorizzare il gruppo dei suoi collaboratori artistici. Nel corso di 24 mesi realizzò la cifra record di dieci film. La sua opera conta ben trentanove lungometraggi cine-televisivi.

Tra questi spicca il mastodontico sceneggiato “Berlin Alexanderplatz” (1980). Inoltre, fu spesso attore e protagonista dei suoi stessi film. Comparve anche in una ventina di film diretti da colleghi illustri.

Informazioni pratiche per la rassegna

Prezzi e modalità di accesso

La rassegna rientra in Cinema Revolution con il prezzo speciale di 3,50 euro. Per le altre proiezioni, il biglietto intero costa 8,50 euro. Sono previsti riduzioni per under 25 e over 65 a 7,50 euro.

Il ridotto con Cinetessera è disponibile a 6,50 euro. Infine, le proiezioni feriali delle ore 15 e le matinée costano solo 5,00 euro.

Come partecipare

Il cinema Arlecchino si trova in Via San Pietro all’Orto 9, nel cuore di Milano. Per informazioni aggiornate su giorni e orari, consultate il sito www.cinetecamilano.it. Potete contattare la Cineteca Milano all’indirizzo [email protected].

Un’occasione unica per riscoprire il genio di Fassbinder sul grande schermo. La retrospettiva “Maledetto ti amerò” promette di essere uno degli eventi cinematografici dell’estate milanese.

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