Un ritratto intimo dell’artista torinese
Stasera alle 21.15 su Rai 5 va in onda “Felice Casorati. Uno studio tutto per sé”. Il documentario di Rai Cultura racconta uno dei protagonisti più significativi dell’arte italiana del Novecento. Scritto da Emanuela Avallone e Linda Tugnoli, il programma fa parte dell'”Art Night” con Neri Marcorè.
Il documentario traccia un ritratto intimo e profondo dell’artista attraverso Torino. Inoltre, la città rappresenta per Casorati quella perfezione geometrica in cui si riconosce pienamente. La consulenza scientifica è affidata a Giorgina Bertolino, storica dell’arte e curatrice della recente mostra di Palazzo Reale di Milano.
Le relazioni intellettuali che hanno definito un’epoca
I legami con i grandi nomi della cultura torinese
A Torino, Casorati intreccia relazioni molto strette con alcune delle menti più brillanti dell’epoca. Tra questi spicca Piero Gobetti, di cui parla Cesare Pianciola del Centro Studi Piero Gobetti. Inoltre, il documentario approfondisce il rapporto con il mecenate Riccardo Gualino.
Alessandro Martini, giornalista e storico dell’architettura, spiega questa importante collaborazione. Stefano Baldi, della Biblioteca di arte, musica e spettacolo dell’Università di Torino, contribuisce con la sua expertise. Per Gualino, Casorati realizzò importanti ritratti di famiglia che testimoniano il loro legame artistico.
Il mondo femminile e la danza moderna
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, collezionista d’arte e mecenate, approfondisce la figura di Cesarina Gualino. Attraverso un’opera contemporanea, viene rievocata la danzatrice tedesca Mary Wigman. Questa connessione dimostra come l’arte di Casorati dialogasse con le avanguardie europee.
La passione per la musica emerge attraverso la profonda amicizia con Alfredo Casella. Giangiorgio Satragni, docente del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino, illumina questo aspetto fondamentale. Musica e pittura si intrecciano nell’universo creativo dell’artista piemontese.
I luoghi dell’arte e della memoria familiare
La casa-studio e i testimoni del tempo
Il racconto si snoda attraverso testimonianze dirette e luoghi simbolici dell’artista. La casa-studio di via Mazzini rappresenta il cuore pulsante della sua creatività. Inoltre, lo studio di Pavarolo sulle colline torinesi offre un’atmosfera più intima e raccolta.
Le nipoti Giulia, Natalia e Chiara Casorati aprono le porte dell’universo familiare dell’artista. Raccontano anche della moglie Daphne Maugham, già sua allieva e poi compagna di vita. Questi testimoni privilegiati offrono uno sguardo autentico sulla personalità di Casorati.
Le voci degli esperti e delle istituzioni
Tra le testimonianze sull’universo artistico di Casorati, spicca quella di Vittoria Crespi Morbio. La Presidente dell’Associazione Amici della Scala offre una prospettiva unica sul rapporto arte-spettacolo. Alessandro Botta, docente dell’Accademia Albertina, contribuisce con la sua competenza accademica.
Chiara Bertola, Direttrice della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, sottolinea l’importanza istituzionale dell’artista. Anche la Rai può vantare il possesso di un’opera di Felice Casorati. Ennio Matano, Responsabile dei Beni Artistici Rai, racconta questo legame indissolubile con la storia della prima trasmissione radiofonica.
Un’eredità artistica che attraversa i confini
Il successo nazionale e internazionale
Un unicum nel panorama artistico italiano del Novecento, Casorati ha lasciato un’eredità duratura. Le sue opere trovano ancora oggi la loro dimora istituzionale presso la Galleria d’Arte Moderna di Torino. Tuttavia, l’artista ha avuto anche un grande successo all’estero.
Sergio Cortesini, storico dell’arte, racconta questa dimensione internazionale del maestro piemontese. Il documentario di stasera su Rai 5 rappresenta quindi un’occasione imperdibile per scoprire o riscoprire questo gigante dell’arte italiana. Un appuntamento televisivo che celebra la grandezza di un artista che ha saputo coniugare tradizione e modernità.
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