Un santo rivoluzionario sul palcoscenico romano
Giovanni Scifoni sfida le convenzioni teatrali con “Fra'”, il nuovo spettacolo dedicato a San Francesco d’Assisi. Dal 2 al 4 ottobre, il Teatro Brancaccio di Roma ospita questa produzione innovativa. L’attore romano trasforma il Poverello d’Assisi in una figura contemporanea e sorprendente.
Lo spettacolo, infatti, presenta Francesco come la prima vera superstar del medioevo. Scifoni si interroga sul fascino eterno di questo personaggio religioso. Perché tutti, persino gli atei, amano San Francesco? La risposta è rivoluzionaria.
Francesco d’Assisi: il primo artista della storia
Secondo Scifoni, Francesco non era solo un santo. Era soprattutto un artista geniale, forse il più grande della storia. Le sue prediche erano vere e proprie performance teatrali contemporanee. Utilizzava il corpo, la voce e perfino la malattia come strumenti espressivi.
Il santo di Assisi improvvisava in francese, citava le chanson de geste medievali. Stravolgeva i significati tradizionali con creatività sorprendente. Inoltre, inventò il presepe di Greccio nel 1223, un’idea geniale copiata in tutto il mondo.
Musiche antiche per un messaggio moderno
Il monologo si arricchisce delle musiche originali di Luciano Di Giandomenico. Strumenti antichi accompagnano la narrazione, creando un’atmosfera unica. Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli completano l’ensemble musicale medievale.
La regia di Francesco Brandi orchestra questo viaggio nel tempo. Lo spettacolo attraversa la vita del santo con un approccio contemporaneo. Dalle prediche ai porci fino al Cantico delle Creature, ogni momento diventa teatro.
Un finale che sfida i tabù contemporanei
Scifoni non evita i temi difficili della modernità. Lo spettacolo affronta il rapporto di Francesco con la morte. Il santo chiamava la morte “sora nostra morte corporale”. Per lui rappresentava l’ultima sorella da abbracciare.
Il pubblico non può sfuggire a questa riflessione profonda. Incatenati alle poltrone del teatro, gli spettatori devono confrontarsi con l’immortalità. O meglio, con la sua assenza nella condizione umana.
Un attore che sfida se stesso
“Francesco era un attore molto più bravo di me”, confessa Scifoni. Questa ammissione rivela l’approccio umile dell’interprete romano. L’attore si confronta con un personaggio che sapeva incantare folle sterminate.
Francesco faceva ridere e piangere il suo pubblico. Sapeva cantare, ballare e comunicare con ogni forma d’arte. Il teatro contemporaneo trova in lui un precursore inaspettato.
Informazioni pratiche per lo spettacolo
Lo spettacolo dura 90 minuti senza intervallo. I biglietti sono disponibili da 30€ a 38€ sul sito del Teatro Brancaccio. Inoltre, si possono acquistare anche su TicketOne.
La tournée 2025/2026 toccherà diverse città italiane. Si parte da Acerra il 5 ottobre, passando per La Spezia, Montecatini Terme e Parma. Il tour si concluderà a Bergamo il 1° aprile presso il Teatro Donizetti.
Commenta per primo