Vai al contenuto

Il film del giorno: “Il discorso del Re” (su Iris)

Il film del giorno: "Il discorso del Re" (su Iris) Il film del giorno: "Il discorso del Re" (su Iris)Oggi vi consigliamo Il discorso del Re, in onda su Iris (canale 22 del digitale terrestre) alle 21.00.

Il futuro re d’Inghilterra Giorgio VI, affetto da una severa balbuzie, cerca di risolvere il problema con uno specialista. Nonostante i numerosi percorsi terapeutici intentati dal principe Albert (Colin Firth), duca di York, secondo figlio di re Giorgio V, i risultati sono scoraggianti e il principe suscita forte imbarazzo durante le occasioni ufficiali. Fortunatamente, il suo ruolo istituzionale è limitato, essendo figlio cadetto: Albert decide quindi di rinunciare a tenere in futuro discorsi in pubblico.
Sua moglie, la duchessa Elizabeth (Helena Bonham Carter) riesce a convincerlo a rivolgersi a Lionel Logue (Geoffrey Rush), d’origine australiana e terapeuta dei problemi di linguaggio. Il principe è riluttante, credendo di trovarsi di fronte all’ennesimo fallimento, ma I metodi non convenzionali di Logue non sono percepiti in maniera positiva da Albert. Durante la prima seduta, convince il principe a recitare il monologo di Amleto ad alta voce mentre ascolta musica ad un volume assordante tramite delle cuffie. Anche se scettico, il nobile esegue e il terapeuta registra la sua voce. Tuttavia Albert, spazientito, interrompe prematuramente l’esercizio, ma prima che possa andarsene Lionel lo convince ad accettare la registrazione del monologo.
Dopo avere ascoltato il disco, il principe scopre con stupore di aver letto in maniera fluente, senza la minima esitazione. Dunque si decide a tornare da Logue, il quale intende instaurare con il paziente un rapporto confidenziale, che non tenga conto dei titoli e dei protocolli, così si fa chiamare col nome di battesimo e si rivolge ad Albert col soprannome datogli dai familiari: Bertie. Tra i due si crea un legame indissolubile che ridarà letteralmente voce al futuro sovrano.

Perché vedere questo film

Buon humor e curiosa l’idea; diversamente dal ritmo e dallo svolgimento della storia. Narrazione che non coinvolge in prima persona lo spettatore. Helena Bonham Carter da incorniciare.

 

Autore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Send this to a friend