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Inaugura la nuova stagione di Prosa al Teatro Comunale di Ferrara con “Le allegre comari di Windsor”

Inaugura la nuova stagione di Prosa al Teatro Comunale di Ferrara con "Le allegre comari di Windsor" Inaugura la nuova stagione di Prosa al Teatro Comunale di Ferrara con "Le allegre comari di Windsor"Inaugura la nuova stagione di Prosa al Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado”. Inaugura venerdì 16 ottobre ore 20.30 con Le allegre comari di Windsor, celebre commedia di William Shakespeare composta sul finire del ‘500, opera che verrà replicata anche sabato 17 ottobre, sempre alle 20.30, e domenica 18 ottobre nello spettacolo pomeridiano delle 16. Lo spettacolo vede l’adattamento di Edoardo Erba e la regia di Serena Sinigaglia. In scena Mila Boeri, Annagaia Marchioro, Chiara Stoppa e Virginia Zini, e alla fisarmonica Giulia Bertasi.

Al via la stagione di Prosa. La nuova stagione apre con un grande titolo shakespeariano. “È una stagione più ampia rispetto agli anni precedenti, con 14 titoli in programma fino ad aprile e che vedono protagonisti gli attori più noti del panorama italiano” sottolinea Marcello Corvino, coadiutore artistico della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara. Tra i nomi, solo per citarne alcuni, verranno a Ferrara: Sergio Castellitto, Massimo Popolizio, Lella Costa, Marina Massironi, Umberto Orsini, Gabriele Lavia. La Fondazione Teatro Comunale di Ferrara quest’anno ha ideato e prodotto anche due spettacoli: “A cosa serve la memoria di e con Corrado Augias il 27 gennaio e Il mistero buffo di Dario e Franca in collaborazione con la Fondazione Dario Fo e Franca Rame con Mario Pirovano e Lucia Vasini dal 28 al 30 aprile – spiega Marcello Corvino – segnano un importante passo avanti, nell’ottica di proporre il teatro di Ferrara anche con produzioni di propri spettacoli per il pubblico, al Teatro Comunale in prima nazionale”. Quanto al primo appuntamento in cartellone “c’è grande attesa per l’apertura della stagione, che non solo vede un grande titolo shakespeariano, che vedono insieme il drammaturgo Erba e una delle nostre maggiori registe quali Serena Sinigaglia e preludono a tre serate di grande interesse”.

Le allegre comari di Windsor. Già superbo protagonista delle due parti dell’Enrico IV e dell’Enrico V, è Falstaff il potente motore delle ‘allegre comari’. La tradizione vuole che sia stata commissionata a Shakespeare da Elisabetta I, desiderosa di vedere l’ammirato personaggio – farabutto carismatico, mentitore, spaccone – nelle vesti seppur improbabili dell’innamorato. Il libertino Falstaff, approdato nella provinciale e puritana Windsor, è un vecchio nobile sul viale del tramonto che progetta cinicamente di corteggiare le mogli di due ricchi borghesi del luogo per arrivare alle borse dei mariti. Tra intrighi, imbrogli, beffe e imprevisti, pagherà care le sue malefatte, ma al contempo, svelerà anche l’ipocrisia e l’egoismo di un mondo di piccoli borghesi bramosi di potere e di denaro.

La scrittura di Edoardo Erba e la regia di Serena Sinigaglia riadattano, tagliano e montano con ironia Le allegre comari di Windsor, innestando brani, suonati e cantati dal vivo dal Falstaff di Verdi. In scena ci sono la signora Page, la signora Ford, la giovane Anne Page e la serva Quickly, che danno parola anche ai personaggi maschili, assenti ma molto presenti: mariti, amanti, e, soprattutto, il più grande, non solo per stazza, Falstaff. Da lui tutto comincia e con lui tutto finisce. Le lettere d’amore che il Cavaliere invia identiche alle signore Page e Ford sono lo stimolo per trasformare il solito barboso pomeriggio di tè in uno scatenato gioco dell’immaginazione, del desiderio, del divertimento. “Punire” quello sporcaccione di Falstaff, che osa far loro esplicite richieste d’amore, diventa il grimaldello per sentirsi ancora vive. Tutti i personaggi in scena sono in grado di giudicare ed essere giudicati: l’unica a uscirne vincitrice è la reale “allegra comare”, ossia la Vita, capace di assecondare e poi punire i vizi di Windsor. Lo spettacolo è una coproduzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini e ATIR Teatro Ringhiera. Scene a cura di Federica Pellati, costumi di Katarina Vukcevic, Giuliano Almerighi per le luci, consulente musicale Federica Falasconi e assistente alla regia Giada Ulivi.

L’allestimento nasce nell’ambito di Glob(e)al Shakespeare, progetto per il quale sei opere del grande drammaturgo sono state proposte in sei riscritture commissionate ai più innovativi autori del panorama odierno e poi portate in scena da sei registi. Il progetto è nato per affermare l’universalità del teatro coniugando l’essenza atemporale dell’opera di Shakespeare con temi e linguaggi della scena contemporanea e si è aggiudicato il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro 2017.

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