Con Nikolai Lugansky e Stanislav Kochanovsky

Sul podio torna Stanislav Kochanovsky, uno tra i più brillanti direttori d’orchestra della nuova generazione, che in apertura di serata propone uno dei primi lavori scritti da Dmitrij Šostakovič in gioventù: lo Scherzo n. 1 in fa diesis minore per orchestra op. 1, del 1919.
Originariamente pensata come singolo movimento di una sonata per pianoforte, la pagina venne in seguito orchestrata con l’aiuto di Maximilian Steinberg, maestro di Conservatorio del compositore, a cui è dedicata, divenendo così un brano orchestrale
Si prosegue con il Concerto n. 3 in do maggiore per pianoforte e orchestra op. 26 di Sergej Prokof’ev, affidato a Lugansky. Il brano vide la luce nel corso di quasi dieci anni, a partire dal 1913, a causa soprattutto degli spostamenti del compositore tra l’Europa e l’America. La prima esecuzione avvenne a Chicago nel 1921 con Prokof’ev al pianoforte e Frederick Stock sul podio.
La serata si chiude nuovamente con Šostakovič e la sua Sinfonia n. 1 in fa minore op. 10, scritta a soli diciannove anni e che segnò il primo grande successo del compositore, conferendogli popolarità anche fuori dalla Russia. Fu eseguita per la prima volta a Leningrado nel 1926 con Nikolai Malko sul podio.
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