Un viaggio nella storia del cinema italiano arriva stasera in televisione. Lunedì 15 settembre alle 22.00, Rai Storia propone “Dai nostri inviati”. Il programma racconta il decennio cruciale 1968-1979 della Mostra del Cinema di Venezia.
Un racconto attraverso gli archivi storici
Il documentario si basa sui preziosi archivi della Rai. Inoltre, utilizza i servizi degli inviati speciali che hanno seguito la kermesse veneziana. Carlo Mazzarella, Lello Bersani, Virgilio Boccardi e Beniamino Placido sono i protagonisti di questa narrazione.
Tuttavia, il programma non si limita ai soli servizi giornalistici. Infatti, include anche i grandi speciali realizzati da personalità illustri del cinema. René Clair, Mario Soldati e Alfonso Gatto hanno contribuito a raccontare la Mostra con la loro visione artistica.
Gli anni della contestazione: 1968-1979
Il periodo preso in esame rappresenta una fase cruciale per la Mostra del Cinema di Venezia. Infatti, gli anni della contestazione segnarono profondamente l’identità della manifestazione. Il 1968 portò cambiamenti radicali che influenzarono l’intero settore cinematografico italiano.
Inoltre, la contestazione irruppe prepotentemente all’interno della kermesse veneziana. Tuttavia, questo fenomeno non rappresentò solo una critica distruttiva. Al contrario, aprì nuove prospettive per il cinema indipendente e d’autore.
I controfestival e la direzione Rondi
L’ANAC organizzò controfestival alternativi alla manifestazione ufficiale. Inoltre, questi eventi paralleli volevano proporre un cinema più impegnato socialmente. La frattura tra cinema commerciale e d’autore divenne sempre più evidente.
Tuttavia, la direzione di Gianluigi Rondi si rivelò particolarmente travagliata. Infatti, dovette gestire tensioni interne ed esterne che minacciavano la sopravvivenza stessa della Mostra. Il clima di contestazione rese difficile mantenere l’equilibrio tra le diverse anime del festival.
La scomparsa e la rinascita
La Mostra attraversò un periodo di crisi profonda che ne causò la temporanea scomparsa. Inoltre, nacquero le Giornate del Cinema Italiano come alternativa alla manifestazione tradizionale. Questo esperimento rappresentò un tentativo di rinnovamento del panorama cinematografico nazionale.
Tuttavia, le Biennali di Carlo Ripa di Meana segnarono un momento di transizione importante. Infatti, prepararono il terreno per il rilancio della manifestazione veneziana. La ricerca di nuove formule organizzative caratterizzò questo periodo di sperimentazione.
Il ritorno con Carlo Lizzani
L’edizione del 1979 segnò la rinascita della kermesse cinematografica veneziana. Inoltre, Carlo Lizzani assunse la direzione artistica della nuova Mostra Internazionale del Cinema. La scelta di questo regista rappresentò un colpo di genio organizzativo.
Infatti, Lizzani era stato uno dei contestatori del ’68. Tuttavia, la sua nomina dimostrò come la Mostra fosse capace di rinnovarsi. Il cinema tornò finalmente a Venezia con una formula rinnovata e più inclusiva.
Un atto d’amore verso il cinema italiano
“Dai nostri inviati” rappresenta un omaggio alla storia del cinema nazionale. Inoltre, costituisce un atto d’amore della Rai verso una delle manifestazioni culturali più importanti d’Italia. Il programma valorizza il patrimonio audiovisivo dell’azienda pubblica.
Tuttavia, il documentario va oltre la semplice commemorazione. Infatti, utilizza tecniche innovative di restauro e digitalizzazione in HD. Questo processo tecnico permette di preservare la memoria storica per le generazioni future.
L’innovazione tecnologica al servizio della memoria
La produzione ha avviato un processo di restauro tecnico d’avanguardia. Inoltre, la digitalizzazione in alta definizione restituisce nuova vita ai materiali d’archivio. Il restauro cinematografico diventa strumento di valorizzazione culturale.
Tuttavia, l’aspetto tecnico serve un obiettivo più ampio. Infatti, il restauro aderisce perfettamente al compito editoriale di riorganizzazione della memoria. La tecnologia si mette al servizio della narrazione storica.
Rai Cultura e la valorizzazione degli archivi
Il programma dimostra l’importanza degli archivi televisivi per la cultura italiana. Inoltre, evidenzia come Rai Cultura sappia valorizzare questo patrimonio inestimabile. L’archivio rappresenta una delle ricchezze più grandi dell’azienda pubblica.
Un appuntamento che unisce storia, cinema e innovazione tecnologica. Inoltre, offre al pubblico la possibilità di riscoprire un periodo fondamentale del cinema italiano. “Dai nostri inviati” conferma la missione culturale del servizio pubblico televisivo.
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