“Le Ragazze” stasera su Rai Premium: storie di donne tra gli anni ’40 e ’90

"Le Ragazze" stasera su Rai Premium: storie di donne tra gli anni '40 e '90Stasera torna su Rai Premium uno degli appuntamenti più attesi di Rai Cultura. Infatti, giovedì 7 agosto alle 21.20 va in onda “Le Ragazze”. Inoltre, il programma condotto da Francesca Fialdini promette di emozionare il pubblico.

Un viaggio attraverso le generazioni femminili

Il format racconta storie di donne che hanno vissuto la giovinezza in decenni diversi. Pertanto, ogni puntata intreccia racconti personali con la grande storia italiana. Di conseguenza, emerge un affresco sociale dal 1940 a oggi.

Le protagoniste hanno avuto vent’anni negli anni ’40, ’50, ’60, ’70, ’80 o ’90. Inoltre, alcune sono diventate famose mentre altre sono rimaste sconosciute. Tuttavia, tutte contribuiscono a narrare la storia collettiva del nostro Paese.

Marisa Mariotti apre la puntata con i ricordi degli anni ’40

La decana Marisa Mariotti inaugura l’appuntamento con la sua testimonianza. Infatti, nata il 14 marzo 1934 a Cintolese, racconta la sua infanzia difficile. Inoltre, la sua famiglia viveva in condizioni precarie vicino al padule di Fucecchio.

Il territorio fu teatro nel 1944 di un eccidio nazista con 174 vittime civili. Pertanto, la storia personale di Marisa si intreccia con eventi tragici della Seconda Guerra Mondiale. Di conseguenza, la sua testimonianza assume un valore storico particolare.

Dal sarello al boom turistico

Fin da bambina Marisa lavorava nella raccolta del sarello. Infatti, questa erba paludosa veniva intrecciata per rivestire le damigiane. Tuttavia, negli anni ’50 la plastica sostituì il vetro cambiando il mercato.

La madre di Marisa si reinventò nel settore turistico a Viareggio. Inoltre, gestiva pensioni diverse ogni estate in Versilia. Di conseguenza, Marisa imparò presto il mestiere dell’albergatrice che avrebbe fatto per tutta la vita.

Gli anni ’60 tra trucco televisivo e sacrifici familiari

Ida Montanari rappresenta gli anni ’60 con la sua carriera in televisione. Infatti, nata a Roma nel 1945, divenne truccatrice Rai nel 1966. Inoltre, il suo primo lavoro fu per “Il Conte di Montecristo”.

La svolta arrivò quando divenne truccatrice personale di Alighiero Noschese. Pertanto, questo sodalizio durò oltre dieci anni portandola al successo. Di conseguenza, nel 1994 lasciò la Rai con un tributo di Fabrizio Frizzi.

Una storia di coraggio e altruismo

La storia di Ida si intreccia con quella di Felice Antonini. Infatti, nata nel 1944, crebbe in una famiglia che nascondeva il rabbino Marco Vivanti. Inoltre, i genitori salvarono questa famiglia dalla deportazione nazista.

Felice iniziò a lavorare a dieci anni per aiutare economicamente la famiglia. Inoltre, a quattordici divenne operaia tessile subendo angherie dal caporeparto. Tuttavia, non si arrese mai coltivando sempre l’amore per la vita.

Gli anni ’90 tra dolore e rinascita

Benedetta Tobagi rappresenta le ragazze degli anni ’90 con una storia toccante. Infatti, figlia del giornalista Walter Tobagi ucciso dai terroristi nel 1980. Inoltre, aveva solo tre anni e mezzo quando perse il padre.

La ricerca della verità sulla figura paterna divenne la sua missione. Pertanto, attraverso articoli e carte processuali scoprì chi era suo padre. Di conseguenza, il libro “Come mi batte forte il tuo cuore” rappresentò una catarsi personale.

Dal dolore al record mondiale

Mariafelicia Carraturo chiude il quadro degli anni ’90 con una storia di riscatto. Infatti, nata a Napoli nel 1970, perse il padre a tredici anni. Inoltre, questo lutto segnò profondamente la sua esistenza.

Dopo un matrimonio infelice e la separazione, scoprì l’apnea. Pertanto, questo sport divenne il centro della sua nuova vita. Di conseguenza, a 48 anni raggiunse il record mondiale femminile di 115 metri di profondità.

L’appuntamento con “Le Ragazze” offre uno spaccato autentico della società italiana. Infatti, attraverso storie personali emerge la resilienza femminile di diverse generazioni. Inoltre, ogni racconto contribuisce a comporre un mosaico sociale ricco e coinvolgente.

Autore

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*