L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai torna protagonista di MiTo SettembreMusica. Due concerti all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino dedicati al repertorio contemporaneo. I programmi fanno parte della sezione del Festival intitolata “Rivoluzioni – Tempi di guerra e di pace”.
Il concerto di lunedì 8 settembre
Il primo appuntamento è in programma stasera, lunedì 8 settembre alle 20. La serata è interamente dedicata al compositore canadese Samy Moussa. Nato a Montréal nel 1984 e residente a Berlino, è regolarmente eseguito dalle orchestre più prestigiose. Tra queste figurano i Wiener Philharmoniker, la London Symphony Orchestra e la Los Angeles Philharmonic.
Elysium: prima italiana per il Festival
In apertura di serata risuona il suo “Elysium” per orchestra. Il brano, composto nel 2021, nasce da una commissione congiunta di importanti orchestre internazionali. Tra le committenti ci sono i Wiener Philharmoniker, la Vancouver Symphony Orchestra e il Festival de Lanaudière. Il pezzo viene proposto in prima esecuzione italiana proprio per MiTo SettembreMusica.
Il titolo “Elysium” riflette l’attrazione di Moussa per l’antichità classica. Si riferisce infatti ai Campi Elisi, un regno paradisiaco della mitologia greca. Questo luogo offriva una vita beata agli eroi e ai favoriti degli Dei.
Sinfonia n. 1 Concordia
A seguire, sempre di Moussa, va in scena la Sinfonia n. 1 “Concordia”. L’opera fu commissionata dall’Orchestre symphonique de Montréal per celebrare il 375° anniversario della città canadese. La prima assoluta si tenne il 31 maggio 2017 sotto la direzione di Kent Nagano. Ora viene proposta per la prima volta in Italia.
La pagina riprende il motto “Concordia salus” – “benessere attraverso l’anima”. Diventa così una metafora dell’orchestra e della comunità. Rappresenta l’unione dei cuori prima ancora che l’impasto di timbri.
Tito Ceccherini sul podio
Sul podio è impegnato Tito Ceccherini, che ha diretto molte volte l’Orchestra della Rai. Si distingue come appassionato interprete della musica contemporanea. Ha collaborato intensamente con compositori come Salvatore Sciarrino, Alessandro Solbiati e Stefano Gervasoni.
Tra le numerose prime assolute da lui proposte ci sono esecuzioni postume e opere inedite. Ha fondato l’ensemble “Risognanze”, formazione a organico variabile dedicata al repertorio cameristico contemporaneo.
Il concerto di venerdì 12 settembre
Il secondo appuntamento è in programma venerdì 12 settembre alle 20. Il concerto accosta tre diverse pagine di musicisti danesi. Due appartengono al Novecento storico, di Carl Nielsen e Rued Langgaard. Una è più recente, del contemporaneo Hans Abrahamsen.
Il Quartetto di Langgaard orchestrato
In apertura risuona il Quartetto n. 3 di Langgaard, scritto nel 1924. Thomas Dausgaard lo ha orchestrato esattamente cent’anni dopo. Si tratta di un’opera giovanile del compositore, nato nel 1893 e scomparso nel 1952.
Il pezzo è intitolato “Rabbia” e ricrea un’ampia gamma di emozioni. Comprende anche la vera e propria furia, resa dalla nuova dimensione orchestrale.
Let me tell you di Abrahamsen
A seguire va in scena “Let me tell you”, sette canti per soprano di Hans Abrahamsen. Il compositore, classe 1952, si è ispirato all’omonimo romanzo di Paul Griffiths del 2008. I brani furono scritti su commissione dei Berliner Philharmoniker e del soprano Barbara Hannigan. La prima esecuzione si tenne il 20 dicembre 2013. A interpretarli a Torino è chiamata il soprano Liv Redpath.
La Sinfonia “L’inestinguibile” di Nielsen
Chiude il concerto la Sinfonia n. 4 op. 29 di Carl Nielsen, detta “L’inestinguibile”. Scritta a partire dal 1914 e conclusa due anni dopo, in pieno conflitto mondiale. Si tratta certamente del più celebre lavoro del grande compositore danese.
Fu eseguita per la prima volta a Copenhagen nel 1916. Lo stesso Nielsen scelse il titolo dell’opera per indicare ciò che solo la musica può esprimere. L’elementare volontà di vivere. “Perché la musica è vita e, come la vita, è inestinguibile”, disse il compositore.
Thomas Dausgaard direttore
Sul podio è chiamato Thomas Dausgaard, anche lui danese e allievo dello stesso Nielsen. Come direttore ospite ha lavorato con le più importanti orchestre internazionali. Tra queste figurano il Gewandhausorchester Leipzig, i Wiener Symphoniker e la Royal Philharmonic Orchestra.
L’approccio esplorativo di Dausgaard lo ha portato in parti remote del globo. Ha collaborato con un’orchestra giovanile nelle favelas di San Paolo. Inoltre ha tenuto masterclass dalla Spagna a Pechino, dirigendo anche importanti orchestre giovanili internazionali.
Entrambi i concerti rappresentano un momento importante per il panorama musicale italiano. L’appuntamento con la grande musica contemporanea e classica è dunque confermato all’Auditorium Rai di Torino.
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