Rai Storia ripropone da oggi i celebri documentari del grande giornalista. Un viaggio attraverso l’Italia degli anni ’70 tra bellezza e degrado urbano.
Il ritorno di un maestro del giornalismo
A ventitré anni dalla scomparsa, Indro Montanelli torna protagonista sui teleschermi italiani. Rai Cultura ha scelto di commemorare l’anniversario della morte del grande giornalista, avvenuta il 22 luglio 2001, riproponendo tre suoi speciali storici.
I documentari andranno in onda alle 18.45 su Rai Storia a partire da oggi. Inoltre, questi servizi rappresentano una testimonianza preziosa dell’Italia tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70.
Venezia: la denuncia del degrado lagunare
Il ciclo si apre con lo speciale dedicato a Venezia, originariamente trasmesso nel 1969. Montanelli non celebra la città lagunare, ma ne denuncia le criticità con lucida analisi.
Il giornalista fiorentino punta i riflettori sui monumenti in degrado. Inoltre, evidenzia le difficoltà nel restauro delle opere d’arte. L’inquinamento atmosferico danneggia irreparabilmente pietra e marmo, creando un’emergenza culturale senza precedenti.
Particolarmente attuale risulta l’analisi del fenomeno dell’acqua alta, già allora in preoccupante crescita. Il traffico motorizzato aumenta il moto ondoso, mettendo a rischio le abitazioni storiche.
Portofino: speculazione edilizia sulla riviera
Mercoledì 23 luglio sarà la volta di Portofino, documentario del 1973 che affronta temi di scottante attualità. Montanelli conia il termine “rapallizzazione” per descrivere la speculazione edilizia sulla riviera di Levante.
Il borgo ligure diventa simbolo dei problemi ambientali italiani. La mancanza di una rete fognaria adeguata compromette l’ecosistema marino. Contemporaneamente, il traffico congestionato sulla strada per Santa Margherita crea disagi quotidiani.
I limiti della tutela ambientale
Il documentarista analizza anche le difficoltà del Corpo Forestale dello Stato. Le risorse limitate impediscono una protezione efficace del territorio ligure.
Firenze: la rinascita dopo l’alluvione
Il ciclo si conclude giovedì 24 luglio con Firenze, speciale del 1972 che documenta la ripresa post-alluvione. Il 4 novembre 1966 l’Arno esondò, devastando il patrimonio artistico mondiale.
Montanelli visita la città a cinque anni dalla tragedia. Il suo sguardo attento documenta i progressi nella ricostruzione. Tuttavia, emergono anche le difficoltà nel recupero delle opere d’arte danneggiate.
Un’eredità giornalistica senza tempo
Questi speciali rappresentano il meglio del giornalismo di inchiesta italiano. Montanelli unisce rigore documentario e passione civile, creando un modello ancora oggi attuale.
La sua capacità di coniugare denuncia sociale e amore per il territorio emerge chiaramente. Ogni documentario diventa un atto d’accusa contro incuria e speculazione.
Perché rivedere questi speciali oggi
Questi documentari mantengono una sorprendente attualità. I problemi denunciati da Montanelli persistono ancora oggi. L’acqua alta veneziana, la cementificazione costiera e il dissesto idrogeologico rimangono emergenze nazionali.
Inoltre, lo stile giornalistico di Montanelli offre una lezione di metodo. La sua capacità di analisi e sintesi rappresenta un esempio per le nuove generazioni.
Pertanto, l’appuntamento con Rai Storia diventa un’occasione imperdibile. Un viaggio nel tempo che illumina il presente con lo sguardo lucido di un grande maestro.
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