Il 20 novembre arriva nei cinema italiani “NINO. 18 GIORNI”, un documentario intimo e personale. Il film racconta la vita di Nino D’Angelo attraverso lo sguardo del figlio Toni. Inoltre, il documentario sarà distribuito da Nexo Studios in tutta Italia.
La pellicola rappresenta un viaggio emozionale nella memoria di un artista straordinario. Infatti, Nino D’Angelo ha saputo attraversare generi musicali e generazioni diverse. Il racconto si sviluppa attraverso una prospettiva unica e familiare.
Anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia
Prima dell’uscita nelle sale, il documentario sarà presentato alla 82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Tuttavia, la proiezione avverrà Fuori Concorso durante il prestigioso festival cinematografico.
La produzione vede coinvolte diverse realtà importanti del cinema italiano. Infatti, Isola Produzioni ha collaborato con Rai Cinema e MAD Entertainment. Inoltre, hanno partecipato Stefano Francioni Produzioni e Di.Elle.O. per realizzare l’opera.
Il progetto ha ricevuto il contributo del Ministero della Cultura. Inoltre, la Regione Campania e la Film Commission regionale hanno supportato la realizzazione.
Dall’icona degli anni ’80 all’artista di oggi
Negli anni Ottanta, Nino D’Angelo era il caschetto biondo più famoso d’Italia. Tuttavia, oggi la sua immagine è completamente trasformata rispetto al passato. I suoi capelli sono ingrigiti, ma mantiene ancora lo stesso barbiere di sempre.
La sua musica ha subito un’evoluzione significativa nel corso degli anni. Infatti, non compone più brani come “‘Nu jeans e ‘na maglietta” che lo resero celebre. Ora vive a Roma con la sua numerosa famiglia. Inoltre, la sua musica ha acquisito sonorità mediterranee nel piccolo studio sulla Cassia.
L’ultimo concerto allo Stadio Maradona di Napoli rappresenta un addio definitivo. Infatti, l’evento segna la chiusura con gli anni Ottanta e il caschetto biondo. Durante questo momento speciale, suo figlio Toni lo ha seguito con discrezione.
Il viaggio di riscoperta tra padre e figlio
Il documentario nasce dalle domande che Toni rivolge costantemente al padre. Chi era Nino negli anni Ottanta? Come è arrivato al successo partendo dalla povertà assoluta? Perché hanno dovuto lasciare Napoli quando Toni era piccolo?
Per trovare le risposte, Toni segue il padre durante il tour in Italia. Inoltre, lo accompagna nei luoghi dell’infanzia a San Pietro a Patierno. Anche Casoria, paese alle porte di Napoli, diventa protagonista del racconto.
Il titolo del film deriva da un episodio particolare della loro vita. Quando Toni nacque, Nino si trovava a Palermo per una sceneggiata. Il successo inaspettato dello spettacolo lo trattenne per diciotto giorni. Questo ritardo creò una distanza iniziale tra padre e figlio.
I protagonisti dietro la macchina da presa
Toni D’Angelo, nato a Napoli nel 1979, è regista, sceneggiatore e produttore. La sua formazione include il DAMS di Bologna e l’Università Roma Tre. Inoltre, si è laureato con una tesi sul cinema di Abel Ferrara.
Dal 2002 al 2004 ha lavorato come assistente di Ferrara. Durante questo periodo ha collaborato alla scrittura di soggetti cinematografici. Inoltre, ha co-diretto il videoclip “Move with Me” insieme al maestro americano.
Il suo debutto nel lungometraggio è avvenuto con “Una notte” nel 2007. Questo film gli è valso la candidatura al David di Donatello. Nel 2023 ha fondato la casa di produzione Isola Produzioni.
La carriera di Nino D’Angelo vanta sei partecipazioni al Festival di Sanremo. Inoltre, ha ricevuto un David di Donatello e numerosi altri riconoscimenti. Nel 1998 è stato co-conduttore del DopoFestival di Sanremo.
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