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Oggi in streaming il convegno di studi “Venezia e lo Studio Glass Americano”

Oggi in streaming il convegno di studi "Venezia e lo Studio Glass Americano" Oggi in streaming il convegno di studi "Venezia e lo Studio Glass Americano"È in programma lunedì 11 gennaio 2021 alle ore 18 in diretta streaming sul canale YouTube della Fondazione Giorgio Cini il convegno internazionale Venezia e lo Studio Glass Americano, promosso dal Centro Studi del Vetro. L’appuntamento analizzerà il contesto dello Studio Glass, movimento nato in America negli anni Sessanta, che ha visto il vetro diventare progressivamente materiale e medium espressivo degli artisti americani. Il simposio sottolinea anche l’importanza della mostra a LE STANZE DEL VETRO, a cura di Tina Oldknow e William Warmus, visitabile online fino a marzo 2021 grazie al virtual tour 3D (www.lestanzedelvetro.org, a disposizione su prenotazione anche visite guidate online gratuite).

Dopo i saluti di Luca Massimo Barbero, Direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini, i curatori Tina Oldknow e William Warmus daranno il via al convegno introducendo la mostra Venezia e lo Studio Glass Americano e intervistando il maestro Lino Tagliapietra, uno dei primi vetrai muranesi ad andare negli Stati Uniti, e la gallerista Katya Heller. Seguiranno poi le conversazioni con alcuni artisti americani che hanno esposto a LE STANZE DEL VETRO: Kim Harty modererà il dialogo tra Norwood Viviano e Deborah Czeresko; William Warmus quello tra Preston Singletary e Raven Skyriver; Tina Oldknow sarà infine la moderatrice dell’incontro con Flora Mace, Joey Kirkpatrick, Tina Aufiero e Kait Rhoads. Concluderà il simposio l’intervento del collezionista e storico dell’arte David Landau.

Verso la metà del XX secolo, all’interno dei laboratori del Toledo Museum of Art, nasce un impulso crescente nei confronti della tecnica della soffiatura del vetro, spinta che predispone le basi per la nascita dell’importante movimento conosciuto con il nome di Studio Glass. Un ruolo determinante in tale vicenda è il forte influsso che le tecniche tradizionali veneziane esercitarono sullo studio e sugli inaspettati sviluppi del trattamento di questo materiale nell’arte contemporanea. Questo contesto condurrà a un significativo percorso di conoscenza tecnica e culturale per liberare la produzione del vetro dai processi industriali e sviluppare l’innovazione sperimentale, incentivando una progressiva vivacità di linguaggi. Di notevole risonanza è stato soprattutto l’effetto della lavorazione veneziana del vetro trasmessa da illustri maestri, tra cui Dale Chihuly, Benjamin Moore, Paul Marioni, William Morris e Lino Tagliapietra, che indirizzarono così l’evoluzione della ricerca verso percorsi non tradizionali, influenzando radicalmente artisti e designer di nuova generazione.

Fondato nel 2012 all’interno dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini, il Centro Studi del Vetro – con oltre 150.000 documenti, tra cui disegni, fotografie, album conservati – è il più importante e completo archivio del vetro veneziano del Novecento. Ha lo scopo di studiare e valorizzare l’arte vetraria veneziana in tutte le sue forme, moderne e contemporanee. Il suo intento è riportare il vetro al centro della scena artistica nazionale e internazionale, mostrandone le potenzialità attraverso mostre, conferenze, pubblicazioni e con l’attivazione di borse di studio dedicate agli studiosi e ai ricercatori interessati alla storia, alla tecnologia e agli sviluppi futuri di questo specifico materiale.  

I principali obiettivi del Centro sono la catalogazione, la conservazione e la pubblicazione online dei fondi pervenuti e che incrementano in progress l’Archivio del Vetro, oltre al consolidamento della propria biblioteca specializzata che annovera più di 2.300 titoli, molti dei quali in unica copia reperibile oppure in prima edizione. Tra le varie iniziative – anche in collaborazione con le università – il Centro organizza anche cicli di appuntamenti e visite guidate pensate per le scuole di ogni ordine e grado.  

La documentazione conservata attiene principalmente la produzione delle fornaci veneziane più note, come Aureliano Toso, Barovier Seguso e Ferro, M.V.M. Cappellin & C., Pauly & C – C.V.M, Seguso Vetri d’Arte, Società Veneziana Conterie, Vetrerie Antonio Salviati

Il repertorio annovera inoltre le firme dei più rinomati designers del vetro, tra cui Emmanuel Babled, Fulvio Bianconi, Luigi Scarpa Croce, Dino Martens, Flavio Poli, Ginny Ruffner, Carlo Scarpa, Peter Shire, Vinicio Vianello, e si è recentemente arricchito delle donazioni di artisti contemporanei quali Giorgio Vigna, Silvano Rubino, Cristiano Bianchin e del noto maestro Pino Signoretto. Tutte le collezioni del Centro, librarie, grafiche e fotografiche, sono fruibili dal pubblico e parte di queste è già stata oggetto di progetti espositivi e pubblicazioni.

Nel 2021 saranno accessibili online anche le raccolte multimediali inerenti le conferenze, le interviste con i maestri vetrai, gli storici dell’arte, gli artisti e tutti gli archivi digitali della storica fornace Venini.  

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