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Oggi in TV: Omaggio a Mauro De Mauro – Su Rai Storia (canale 54) “L’Ora. Storia di un giornale antimafia”

Oggi in TV: Omaggio a Mauro De Mauro - Su Rai Storia (canale 54) "L'Ora. Storia di un giornale antimafia" Oggi in TV:  Omaggio a Mauro De Mauro - Su Rai Storia (canale 54) "L'Ora. Storia di un giornale antimafia"Cinquant’anni fa, il 16 settembre 1970, veniva rapito a Palermo il giornalista Mauro De Mauro. Il suo corpo mai più ritrovato. Una sparizione ancora avvolta nel mistero, legata probabilmente alle sue inchieste sulla mafia e non solo. Un grande cronista che Rai Cultura ricorda con il documentario “L’Ora. Storia di un giornale antimafia”, in onda mercoledì 16 settembre alle 17.45 su Rai Storia. Con la voce narrante dell’attore palermitano Claudio Gioè, il doc ripercorre la storia del giornale L’Ora, intrecciata con quella della città di Palermo e con la carriera di molti giornalisti diventati famosi. Nato all’epoca dei Florio, nel 1900, il giornale vive il suo periodo d’oro negli anni della direzione di Vittorio Nisticò, dal 1954 al 1975. E’ in quest’epoca che nasce il giornalismo antimafia con tre generazioni di cronisti che si formano nella redazione di Piazzetta Napoli. Il racconto delle battaglie del giornale si intreccia così con i casi di cronaca più significativi e con i drammi che hanno portato alla morte di Mauro De Mauro e di altri due cronisti de L’Ora, Cosimo Cristina e Giovanni Spampinato.
Un percorso che attraversa la storia della Sicilia, dalla prima inchiesta antimafia nel 1958 fino al terremoto del Belice, dal governo regionale di Silvio Milazzo alla guerra di mafia degli anni ‘80, impreziosito dalla collaborazione di intellettuali come Leonardo Sciascia. Fino alla chiusura del giornale, nel 1992, a pochi giorni dalla strage di Capaci.
Tra le voci presenti nel documentario, spicca quella di Andrea Camilleri che ricordava i suoi primi passi da scrittore, parlando in televisione dei racconti che aveva inviato nel 1949 al quotidiano e che L’Ora aveva pubblicato. Ma ci sono anche ex giornalisti come Marcello Sorgi, Etrio Fidora, Franco Nicastro, Vincenzo Vasile, e dirigenti politici come Emanuele Macaluso. A leggere gli articoli delle grandi firme di quel giornale, infine, sono quattro giovani studenti siciliani impegnati nelle associazioni antimafia che si battono per la legalità.

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