Un progetto che unisce arte e ricerca scientifica
La Fondazione Costantino Nivola presenta “On the Edge of the Eyelid”. Inoltre, la mostra esplora i confini tra arte e scienza contemporanea. Il progetto si concentra sullo studio della Materia ed Energia Oscura.
Tre artisti italiani protagonisti dell’esposizione hanno creato opere inedite. Pertanto, Fabio Barile, Ezio D’Agostino e Luca Spano presentano installazioni fotografiche innovative. La mostra è sostenuta da Strategia Fotografia 2024 del Ministero della Cultura.
Residenze di ricerca in centri scientifici d’eccellenza
Gli artisti hanno collaborato con istituzioni scientifiche prestigiose durante le residenze. Inoltre, il Gran Sasso Science Institute ha ospitato parte della ricerca. L’Università di Cagliari e l’INFN hanno fornito supporto tecnico specializzato.
Sos Enattos, futuro sito dell’Einstein Telescope, ha ispirato le opere. Pertanto, anche il Sardinia Radio Telescope ha contribuito al progetto artistico. La collaborazione ha prodotto risultati di grande valore culturale e scientifico.
Fabio Barile: l’ironia dell’osservazione impossibile
Decostruzione degli strumenti di conoscenza
Fabio Barile propone tre tentativi di rappresentazione dell’invisibile attraverso la fotografia. Inoltre, l’artista altera il processo della visione rendendolo inevitabilmente fallimentare. L’osservazione degli strumenti scientifici diventa centrale nel suo lavoro.
Il banco ottico viene smontato e rimontato continuamente dall’artista romano. Pertanto, la sequenza genera strumenti precari e potenzialmente infiniti. L’ironia intellettuale sfida la decostruzione tradizionale dei saperi consolidati.
Una serie di fotogrammi riflette sull’atto del guardare attraverso oggetti. Inoltre, le immagini deformano lo spazio fisico amplificando la percezione visiva. Mani che indicano oggetti esterni completano l’installazione con gesti enigmatici.
Ezio D’Agostino: sperimentazione tra fotografia e caso
Camera oscura e condizioni anomale
Ezio D’Agostino indaga il divario linguistico tra fotografia e ricerca scientifica. Inoltre, entrambe le discipline cercano di visualizzare fenomeni complessi. Il caso gioca un ruolo imprevedibile in questo processo creativo.
L’artista sperimenta in camera oscura scegliendo condizioni poco controllabili. Pertanto, lavora con luce diffusa inserendo cristalli nel corpo macchina. Le reazioni energetiche inattese sollecitano il materiale fotosensibile in modo innovativo.
Gli esiti evocano la fotografia sperimentale italiana degli anni Trenta. Inoltre, le atmosfere surrealiste mettono alla prova la materia fotografica. L’obiettivo è tradire le aspettative tradizionali della ricerca scientifica.
Luca Spano: tracce invisibili attraverso materiali innovativi
Dall’esperimento CYGNO all’arte contemporanea
Luca Spano presenta installazioni che assemblano carta fotografica, vetro e metallo. Inoltre, documenta tracce di fenomeni invisibili attraverso materiali diversi. L’ispirazione nasce dall’esperimento CYGNO del Gran Sasso Science Institute.
Il progetto sviluppa camere di precisione per registrare eventi rari. Pertanto, l’artista costruisce un immaginario visivo ancora assente nella scienza. Le installazioni interrogano l’inadeguatezza delle forme di conoscenza tradizionali.
L’artista cagliaritano avanza ipotesi enigmatiche di rappresentazione del reale. Inoltre, mette in relazione immagine e testo come strumenti complementari. L’indagine esplora nuove frontiere della percezione contemporanea attraverso l’arte.
Profili artistici di eccellenza internazionale
Fabio Barile: dalla Puglia ai circuiti internazionali
Fabio Barile, nato a Barletta nel 1980, vive e lavora a Roma. Inoltre, si è diplomato alla Fondazione Studio Marangoni di Firenze. Ha esposto al MAXXI come finalista del premio “Atlante Italiano 007”.
Le sue opere sono state presentate in festival internazionali prestigiosi. Pertanto, ha pubblicato progetti sull’erosione costiera e processi naturali del paesaggio. FOAM Magazine ha pubblicato un portfolio del suo lavoro premiato.
Ezio D’Agostino: dall’archeologia alla fotografia contemporanea
Ezio D’Agostino, nato a Vibo Valentia nel 1979, vive nel sud Francia. Inoltre, ha studiato Archeologia a Firenze e Fotografia alla Scuola Romana. Le sue opere fanno parte di collezioni permanenti internazionali.
Ha presentato progetti su apparizioni religiose ai Rencontres d’Arles. Pertanto, ha ricevuto borse di ricerca e riconoscimenti in Europa. Il suo lavoro è esposto in musei e festival prestigiosi.
Luca Spano: formazione internazionale e riconoscimenti
Luca Spano, nato a Cagliari nel 1982, ha studiato in università prestigiose. Inoltre, ha frequentato il London College of Communication e Cornell University. È professore all’Accademia di Belle Arti di Sassari.
Ha ricevuto numerosi premi internazionali per il suo lavoro artistico. Pertanto, è stato artista in residenza presso istituzioni europee e americane. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.
Giangavino Pazzola: curatore di ricerca contemporanea
Giangavino Pazzola, curatore della mostra, è specializzato in fotografia contemporanea. Inoltre, dal 2018 è curatore presso CAMERA di Torino. Ha curato la sezione fotografia di ArteFiera Bologna.
Collabora con istituzioni nazionali e internazionali per mostre innovative. Pertanto, insegna Estetica e Storia della Fotografia Contemporanea allo IED. È visiting researcher presso università europee prestigiose.
Presentazione e attività collaterali della mostra
La mostra verrà presentata il 20 settembre 2025 alle ore 11:00. Inoltre, saranno presenti artisti, curatore e dirigenti del museo. L’evento inaugurale è aperto al pubblico interessato.
Dal 7 al 9 novembre 2025 si svolgeranno masterclass e talk. Pertanto, artisti e curatore approfondiranno temi della ricerca artistica contemporanea. Una pubblicazione dell’editore francese Empire accompagnerà l’esposizione.
Un documentario di Alessandra Tocco documenterà il percorso di ricerca. Inoltre, il Museo Nivola ospiterà tutti gli eventi collaterali programmati. L’iniziativa rappresenta un’opportunità unica di approfondimento culturale e scientifico.
Museo Nivola: eccellenza culturale in Sardegna
Il Museo Nivola custodisce la più importante collezione europea dell’artista. Inoltre, è immerso in un parco urbano nel centro di Orani. La Fondazione promuove ricerca contemporanea e sviluppo culturale territoriale.
L’orario di visita è dalle 10:30 alle 19:30, chiuso il mercoledì. Pertanto, il biglietto intero costa 7 euro, quello ridotto 5 euro. Sono previste agevolazioni per accessibilità e gratuità specifiche.
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