Il balletto “Peer Gynt” arriva stasera in prima televisiva su Rai 5. La trasmissione andrà in onda giovedì 25 settembre alle 22.15. Lo spettacolo è firmato dal coreografo Edward Clug e proposto da Rai Cultura.
La produzione ruota attorno a una leggendaria figura del folklore nordico. Il personaggio drammatico è tra i più complessi usciti dalla penna di Henrik Ibsen. Inoltre, è stato messo in musica da Edvard Grieg.
Dal Teatro Nazionale Sloveno alla Scala
Il balletto è andato in scena in aprile al Teatro alla Scala di Milano. Tuttavia, lo spettacolo ha visto il suo debutto nel 2015. La prima assoluta si è svolta per il Balletto del Teatro Nazionale Sloveno di Maribor.
Da allora è diventato così popolare da essere richiesto in tutta Europa. Infatti, il Teatro alla Scala rappresenta il decimo teatro europeo dove è stato allestito. Qui ha celebrato il suo decimo anniversario entrando nel repertorio italiano.
Un nuovo libretto dalla tradizione
Il lavoro nasce dalla ricerca sul testo del grande drammaturgo norvegese. Inoltre, si basa sulla musica di Grieg per unire le rispettive ispirazioni. Clug ha creato un nuovo libretto che segue cronologicamente la narrazione di Ibsen.
La coreografia accosta la musica di scena scritta da Grieg per “Peer Gynt”. Inoltre, include altri celebri brani da concerto e da camera del compositore. Questo permette uno sviluppo dinamico e coerente della narrazione.
La fusione di due mondi artistici
Fondendo i mondi artistici di Ibsen e Grieg si crea un nuovo insieme narrativo. Il risultato non è mai didascalico ma ricco di simbolismi. Inoltre, presenta colpi di scena inaspettati che suscitano ironia o umorismo.
L’esperienza teatrale arriva persino a sfiorare l’assurdo. Di conseguenza, diventa coinvolgente e capace di emozionare sia gli artisti sia il pubblico. Il balletto contemporaneo trova così nuove forme espressive.
Il personaggio secondo Edward Clug
“Peer Gynt spreca la sua vita resistendo e fuggendo costantemente dal suo vero io”, spiega Edward Clug. Secondo il coreografo, la personalità del protagonista è un amalgama di contraddizioni.
La curiosità del personaggio lo spinge a cadere in tentazioni pericolose. Infatti, finisce sempre nei posti sbagliati e in situazioni imbarazzanti. Rinnega la sua essenza nella determinazione a raggiungere potere e controllo.
Allo stesso tempo è un artista che osa sognare. Inoltre, si confronta costantemente con le regole e il conformismo della società.
Il cast e la produzione
Peer Gynt è impersonato dal danzatore Navrin Turnbull. Sul podio dell’Orchestra del Teatro alla Scala è impegnato Victorien Vanoosten. Il direttore ha già affrontato questo balletto a Zurigo nel 2022.
Lo affianca Leonardo Pierdomenico al pianoforte con grande maestria. Inoltre, partecipa il Coro dell’Accademia Teatro alla Scala diretto da Bruno Casoni. Un ensemble di alto livello per una produzione di qualità.
Gli elementi scenografici
L’esperienza teatrale fonde musica, movimento e parola con grande efficacia. Le scene sono create dall’inventiva di Marko Japelj. I costumi visionari portano la firma di Leo Kulaš.
Inoltre, le luci sono curate da Tomaž Premzl con grande sensibilità artistica. Tutti gli elementi contribuiscono a creare un’atmosfera unica e coinvolgente.
Un finale originale
Il viaggio si discosta dall’originale letterario nel finale. “È qui che le cose nel libro entrano in una fase complicata”, conclude Clug. Un tentativo letterale di riproduzione avrebbe certamente creato confusione.
Il coreografo ha lasciato che Peer tornasse ai ricordi del matrimonio. Come se stesse rivedendo la propria vita prima di tornare da Solveig. Questo non avviene nell’originale ma funziona perfettamente.
Infatti, permette l’ultima apparizione visiva di tutti i personaggi dell’opera. Una conclusione giudicante del suo viaggio che arricchisce la danza teatrale contemporanea.
L’appuntamento con “Peer Gynt” è quindi stasera su Rai 5 alle 22.15. Un’occasione per scoprire uno dei balletti più apprezzati d’Europa.
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