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“Poema divino”: Mozart e Skrjabin con Oleg Caetani e un trio di talenti pianistici

"Poema divino": Mozart e Skrjabin con Oleg Caetani e un trio di talenti pianistici "Poema divino": Mozart e Skrjabin  con Oleg Caetani e un trio di talenti pianisticiUna vera e propria invasione di pianoforti sul palco dell’Auditorium di Milano, venerdì 21 febbraio alle ore 20.00 e domenica 23 febbraio alle ore 16.00, e con essi tre talenti, Igor Andreev, Lin Ye, e Hans Hyung-min Suh, impegnati in una rarità del repertorio classico: il concerto per tre pianoforti in Fa maggiore K 242 di Wolfgang Amadeus Mozart. A tenerli insieme, e ad accompagnarli con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, c’è il leggendario Oleg Caetani, la cui esperienza decennale è messa al servizio dell’Ouverture mozartiana del Così fan tutte, ma soprattutto della grandiosa Terza Sinfonia di Aleksandr Skrjabin, Le divin poème, che narra in musica la simbolica lotta tra le forze del male e l’umanità, ed è forse la più compiuta espressione sinfonica del grande compositore russo. Il rapporto di Oleg Caetani con l’Orchestra Sinfonica di Milano è decennale. Considerato uno dei più grandi direttori della sua generazione, annovera nella sua formazione istituzioni musicali prestigiose come il Conservatorio di Mosca, in cui studiò con Kirill Kondrashin, e il Conservatorio di San Pietroburgo, dove fu allievo del leggendario Ilya Musin. Non è un caso che Oleg Caetani si trovi così a suo agio col repertorio russo, un’affinità testimoniata ad esempio dal fatto che, proprio con laVerdi, ha inciso l’integrale delle Sinfonie di Šostakóvič, portando questa compagine ad essere la prima orchestra italiana in assoluto ad avere inciso l’integrale delle sinfonie dell’autore sovietico. Insieme all’Orchestra Sinfonica di Giuseppe Verdi ha anche partecipato ad una serie di tournée in Sud America (2003), Spagna (2009) e Salisburgo (2016). Insomma, il Maestro Caetani è di casa all’Auditorium di Milano. E con lui, tre giovani solisti: i pianisti Igor Andreev, Lin Ye e Hans Hyung-Min Suh. Tre astri nascenti del pianismo che il 21 e il 23 febbraio suonano sotto il tetto dell’Auditorium di Largo Mahler, tenuti insieme da un grande maestro.

Il concerto di venerdì 21 febbraio sarà preceduto alle ore 18.00 da una conferenza introduttiva nel foyer della balconata dell’Auditorium. Ingresso libero.

Biglietti: euro 15.00/36.00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari d’apertura: mar./dom. ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2.

on line: www.laverdi.org / www.vivaticket.it .

Programma

Wolfgang Amadeus Mozart – Ouverture da Così fan tutte K 588

Il Così fan tutte è un’opera datata 1790, scritta dunque nell’ultimo periodo compositivo di Mozart. Si tratta di un’opera ricca di richiami interni, proprio a partire dall’ouverture: dopo un tema lento e solenne, la frase musicale introdotta dall’oboe nient’altro è se non è il motto dell’opera, che ritorna nel recitativo accompagnato che precede il finale su cui i personaggi maschili, sopra lo stesso giro cadenzante, canteranno: “Così fan tutte”. Curioso e divertente incontrare una melodia conosciuta proprio all’interno dell’ouverture dell’opera: si tratta delle note su cui Don Basilio intona la sua frase «Così fan tutte le belle/ non c’è alcuna novità», all’interno del terzetto del primo atto delle Nozze di Figaro; una citazione della sua cantilena si trova nel primo tema dell’episodio centrale dell’ouverture. Come dice Bernhard Paumgartner: “Nella coda riappare ancora una volta il «motto», il titolo dell’opera, come un discreto interrogativo. Risponderà con inequivocabile chiarezza la piena orchestra.” Da qui comincia un grande crescendo che ci porta al fortissimo delle battute conclusive.

Wolfgang Amadeus Mozart – Concerto per tre pianoforti e orchestra in Fa maggiore K 242

Il dato più curioso e interessante di questa composizione datata 1776 è il fatto che fu esplicitamente concepita per tre esecutori con diversi gradi di abilità strumentale: le parti del primo e del secondo pianoforte presentano una scrittura più complessa, mentre la parte del terzo è più semplice. Questo lo si può facilmente spiegare conoscendo a chi fu dedicata questa composizione: alla contessa Antonia Lodron, sorella del conte Georg Anton Felix von Arco, primo camerlengo di Salisburgo, e le sue figlie Aloisia e Giuseppina. Tre esecutori dilettanti, dunque, in cui probabilmente la figlia secondogenita, essendo più piccola, necessitava di una parte maggiormente facilitata. E questo spiega senz’altro anche il carattere galante e grazioso di questo lavoro, una connotazione salottiera molto marcata in cui tutto è semplice e chiaro, svincolato in maniera assoluta da eccessi di passioni e sentimenti. Articolato in tre movimenti, un Allegro iniziale, un Adagio e un Rondò in tempo di Minuetto, il concerto raggiunge forse il suo culmine espressivo proprio nel tempo lento, il cui tema principale è legato all’altra composizione mozartiana in programma: Mozart riprese proprio da questo Adagio così lirico e sognante il tema della Serenata del Così fan tutte.

Aleksandr Skrjabin – Sinfonia n. 3 in Do minore op. 43 Le divin poème

La Sinfonia n. 3 in Do minore op. 43, fu composta da Skrjabin fra il 1902 e il 1904 ed eseguita per la prima volta il 29 maggio 1905 a Parigi. Questa sinfonia si inserisce in un periodo di scoperta filosofica di Skrjabin che, a partire dal 1901, approfondisce da autodidatta sui testi di Platone e degli idealisti tedeschi, da Kant a Fichte a Hegel e Schelling, per giungere ai suoi contemporanei come Nietzsche. Skrjabin cerca di forgiare e abbracciare una teoria filosofica secondo cui la creazione artistica rappresenta per l’uomo un momento essenziale per la sua futura trascendenza, verso un suo ricongiungimento col divino. La Terza Sinfonia riassume in musica questa sua concezione teosofica, proprio a partire dal programma che Tatiana de Schloezer (colei con la quale Skrjabin strinse un sodalizio artistico molto profondo) scrisse in occasione della prima esecuzione della Sinfonia: tre movimenti, Lento – Allegro, Lento, Allegro, sono preceduti dai titoli Luttes, Voluptés, Jeu Divin, che nient’altro dovevano indicare se non “l’evoluzione dello spirito umano che, liberato da un passato di leggende e di mistero che supera e abbatte, giunge, dopo essere passato attraverso il Panteismo, all’affermazione libera e gioiosa della sua libertà e della sua unione con l’Universo, l’Io divino”.

Biografie

Igor Andreev pianoforte

Un pianista impetuoso e un musicista sensibile. Questa sono le qualità del giovane virtuoso Igor Andreev. Le sue abilità e il suo entusiasmo per la musica sono stati premiati in numerosi concorsi pianistici, tra cui il Concorso di Ginevra, l’UNISA Competition in Sudafrica e il concorso Hamamatsu in Giappone. La vittoria del prestigioso concorso Rina Sala Gallo di Monza, la cui giuria era presieduta da Vladimir Ashkenazy, ha rappresentato un punto importante nella sua carriera e ha fatto sì che ricevesse numerosi ingaggi in Europa e Russia. Igor Andreev è nato a Kaliningrad in Russia, e ha scoperto il suo amore per il pianoforte a 5 anni. Dopo aver cominciato gli studi con Vladimir Slobodyan a Kaliningrad, Andreev è entrato al Conservatorio di San Pietroburgo come allievo di Vladimir Suslov, per poi continuare gli studi all’Università delle Arti di Berna nella classe di Tomasz Herbut. Nel 2017 ha terminato il Master e ha ricevuto lo Tschumi Prize come miglior laureato dell’anno. Da lì è cresciuto artisticamente con Konstantin Lifschitz a Lucerna e dal 2019 con Vovka Ashkenazy a Lugano. Come solista e come camerista si esibisce in tutto il mondo. Come solista con orchestre del calibro dell’Orchestre de la Suisse Romande, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, l’Orchestra di Padova e del Veneto, la Freiburg Philharmonic Orchestra, la Polish Chamber Philharmonic Orchestra Sopot, la Sinfonie Orchester Biel Solothurn, Zakhar Bron Festival Orchester, la Janáček Philharmonic Ostrava, la Kaliningrad State Symphonic Orchestra, la Kaunas Chamber Orchestra e molte altre. Igor ha partecipato a vari progetti del Rotary club, del Lions club della Germania e della Gartow-Foundation. Ha vinto numerose borse di studio: una dalla Fondazione “Russian Performing Arts”, una borsa di studio della Confederazione Svizzera, una borsa di studio dalla Hirschmann Foundation e una della Fondation Clavarte. È stato anche premiato dalla Kiefer Hablitze Foundation e insignito del Rotary Excellence Prize (Lugano). La lista dei successi di Igor includono premi dei principali concorsi pianistici come il Concorso Liszt di Weimar (2005), Il Concorso dei club Rotary di Spagna (2009), il terzo Concorso “Classics in the Streets” di Bad Ragaz (2012), il Concorso pianistico internazionale di Lione (2014), il Concorso di Ginevra “ (2014), il Concorso pianistico internazionale Hamamatsu (2015), il Concorso pianisitico internazionale UNISA (2016), Il Manhattan International Piano Competition (2016), Il Concorso pianisitico internazionale baltico, il “Prix du Piano” di Berna (2018), il Concorso pianistico internazionale Brescia Classica (2018), il Concorso pianisitico internaizonale Acquaviva delle Fonti (2018), il Concorso pianistico internazionale di Verona (2018) e il Concorso pianistico internazionale Rina Sala Gallo (2018). Oltre al repertorio solistico, Igor Andreev pone molta attenzione anche alla musica da camera. È stato premiato nell’ambito della Sviridov International Competition di San Pietroburgo (2005), della Shostakovich International Competition di Mosca (2010) e il Concorso internazionale “Three centuries of classical romances” di San Pietroburgo (2012). Amplia la sua ampia rosa di attività collaborando con professori come Antonio Meneses, Gertrud Weinmeister e Tianwa Yang come pianista accompagnatore all’Università delle Arti di Berna, dove lavora dal 2015. Si esibisce anche in concerti su fortepiani storici con Gertrud Weinmeister e Antonio Meneses. Nel 2018 ha fondato il Trio Equilibris con cui si esibisce in numerosi Festival in Svizzera e in Europa. Nel 2019 ha fondato il suo progetto “Piano Trio Fest”.

Lin Ye pianoforte

Lin Ye è stato riconosciuto come un astro nascente del pianismo mondiale. Si esibisce regolarmente in Cina, in Nuova Zelanda, in Europa e negli Stati Uniti. Il suo stile musicale intenso e serioso sta guadagnandosi fan di tutte le età. Nel 2008 Lin si è esibito nel suo primo concerto in Germania, ed è stato conseguentemente invitato a studiare presso la prestigiosa Hochschule fur Musik und Theater di Hannover, in Germania. Tra i suoi maestri spiccano i nomi di Vladimir Krainev, Markus Groh, Matti Raekallio e Teppo Koivisto. Lin ha vinto numerosi premi tra cui il quinto premio nell’ambito del Concorso Internazionale Ettlingen per giovani pianisti (2012), il primo premio dell’International Bachelor Piano Award di Düsseldorf (2014), il premio del pubblico nel Concorso pianistico internazionale della Chopin-Gesellschaft (2015), il primo premio del Concorso pianistico internazionale Troisdorf, il primo premio nel Concorso Internazionale Chopin di Hartford, il terzo premio nell’Artist Series National Competition di Sarasota in Florida, il terzo premio nel Concorso pianistico internazionale di New York (2017), il primo premio nel Concorso pianistico della High Point University e il terzo premio nel Concorso pianistico internazionale di Rina Sala Gallo, nell’ambito del quale ha eseguito il Concerto no.1 di Čajkovskij con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Si è esibito in concerti in Asia, Europa e Stai Uniti, in sale da concerto come la Richard Jakoby Hall di Hannover, il Dalian People’s Culture Theater a Dalian, in Cina, la Merkin Hall e la Carnegie Weill Hall di New York, la Yokohama Minato Mirai Hall di Yokohama, il Nanjing Poly Grand Theater e la Hong Kong City Hall. Ha ricevuto un Artist nel 2018 dal Cleveland Institute of Music dove ha studiato con Antonio Pompa-Baldi. Nell’estate del 2019, Lin ha tenuto alcuni tour di grande successo nella Cina centrale, sponsorizzato dal Poly Theater Management Company.

Hans Hyung-Min Suh pianoforte

Vincitore dell’International German Piano Award di Francoforte e laureate del Queen Elisabeth International Music Competition, Hans H. Suh si è esibito come solista in molte delle sale da concerto più prestigiose del mondo, come ad esempio la Alte Oper di Francoforte, la Avery Fisher Hall (rinominata David Geffen Hall) la Alice Tully Hallt al Lincoln Center di, alla Carnegie Hall, alla Merkin Hall e al Kaufman Center, al Filarmonica di Essen, la Hitachi Systems Hall di Sendai, e la Concert Hall del Seoul Arts Center. Hans è vincitore di premi anche in altri concorsi internazionali: la 2013 Sendai International Music Competition (secondo premio e medaglia d’argento), la Isang Yun International Music Competition del 2016 (primo premio e “Isang Yun Special Prize”), l’Hastings International Piano Concerto Competition del 2016 (secondo premio), l’International Beethoven Competition Vienna del 2017 (quarto premio e “Dr. Dichler Prize”), il Concorso pianistico internazionale Rina Sala Gallo (secondo premio e premio della critica), l’edizione del 2019 del concorso internazionale G.B. Viotti (secondo premio e premio del pubblico). Nel 2012 Hans ha intrapreso una tournée con la Yamaha Corporation in Giappone. Nell’aprile del 2014 è stato invitato a esibirsi in un tour in Germania e in Svizzera. È stato invitato a esibirsi in un concerto all’IKIF (International Keyboard Institute & Festival) nel luglio 2018. Nell’estate del 2019 si è esibito in un concerto da solista al Music in PyeongChang (Great Mountains Festival) in Corea, e un concerto al Weilburg Schlosskonzerte. Si è esibito con le maggiori orchestra internazionali tra cui la New York Philharmonic Orchestra, la Hudson Valley Philharmonic Orchestra, la Seoul Philharmonic Orchestra, la Sendai Philharmonic Orchestra, la Kammerphilharmonie Graubünden e la Royal Philharmonic Orchestra, lavorando con direttori di fama internazionali come Kurt Masur, Ken-David Masur, Michael Adelson, Myung-Whun Chung e Pascal Verrot. Hans è apparso in moltissimi concerti in Corea, USA, Giappone, Germania e Italia. Ha partecipato alle masterclass di Murray Perahia, Garrick Ohlsson, Jeffrey Kahane, Daejin Kim, Peter Serkin ed Emanuel Ax. Nato a Seul il 22 maggio 1990, ha cominciato a suonare il pianoforte a quattro anni e a comporre a cinque. A sette anni ha vinto il primo premio del Korea Times Music Competition. Si è trasferito negli Stati Uniti all’età di dieci anni, facendo il suo debutto a New York l’anno successive vincendo la New York Philharmonic Young Artist Audition del 2001. Ha ricevuto l’educazione musicale al Mannes College of Music Preparatory Division dal 2001 al 2009, dove ha studiato con Yuri Kim e Vladimir Feltsman. Successivamente ha frequentato la facoltà di storia della Columbia University. Parallelamente ha studiato pianoforte con Matti Raekallio ed Emanuel Ax grazie al programma di scambio della Columbia con la Julliard.

Oleg Caetani direttore

Oleg Caetani è considerato uno dei più grandi direttori della sua generazione, sia nel repertorio sinfonico che in quello operistico. Nel corso della sua carriera ha diretto in tutto il mondo dal Teatro alla Scala al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, dalla Royal Opera House di Londra all’Opera House di San Francisco, dal Musikverein di Vienna al Lincoln Center di New York, alla Suntory Hall di Tokyo alla Sydney Opera House, dall’Accademia di Santa Cecilia a Roma alla Staatskapelle di Dresda, lavorando con alcuni dei più grandi solisti come Marta Argerich, Sviatoslav Richter, Danil Trifonov, Vadim Repin, Misha Maiisky, Gautier Capucon, Viktoria Mullova, Emmanuel Pahud e molti altri ancora. Al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma ha frequentato la classe di direzione d’orchestra di Franco Ferrara e ha studiato composizione con Irma Ravinale. All’età di 17 anni ha debuttato come direttore in una sua produzione de Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi e altri madrigali. Dopo aver studiato tutte le Sinfonie di Šostakóvič con Kiril Kondrashin al Conservatorio di Mosca, si è diplomato con Ilya Mussin al Conservatorio di San Pietroburgo. Vincitore del concorso RAI di Torino e del Concorso Karajan a Berlino, ha iniziato la sua carriera all’Opera di Stato di Berlino “Unter den Linden” come assistente di Otmar Suitner. Nel 2005 Oleg Caetani è stato Designate Music Director all’ENO, dal 2002 al 2005 è stato Designate Music Director della Melbourne Symphony Orchestra e dal 2005 al 2009 direttore musicale e direttore artistico della stessa orchestra. Negli anni precedenti Caetani è stato direttore principale della Staatskapelle Weimar, Primo kapellmeister dell’Opera di Francoforte e GMD a Wiesbaden e a Chemnitz. Dall’anno 1999 Caetani ha portato avanti un rapporto particolarmente stretto con laVerdi di Milano e con quest’ultima ha anche partecipato ad una serie di tournée in Sud America (2003), Spagna (2009) e Salisburgo (2016). Nell’aprile 2008 ha diretto laVerdi in un concerto offerto dal Presidente della Repubblica Italiana a Papa Benedetto XVI in Sala Nervi e trasmesso in diretta Eurovision TV. La musica di Šostakóvič ha sempre costituito un ruolo centrale nel suo repertorio. Caetani ha tradotto il libretto de Il Naso dal russo al tedesco per la sua produzione a Francoforte nel 1991; ha diretto la prima italiana dell’operetta Mosca Cheriomushki nel 2007 e ha diretto in molti paesi diversi prime di opere, concerti, balletti e suites di Šostakóvič; infine ha anche registrato l’unico ciclo completo di sinfonie di Šostakóvič con laVerdi di Milano mai registrato in Italia fino ad adesso. I CD hanno vinto diversi premi 10/10 da Classical Today in USA, Télérama in Francia e Record Geijutsu in Giappone.

Le sue registrazioni delle Sinfonie complete di Alexander Tasman, pubblicato da Chandos, hanno vinto tre Diapason d’Or nel 2006 e nel 2008; le sue Sinfonie complete di Charles Gounod per CPO (inclusa la 3a Sinfonia scoperta da Caetani stesso) hanno anche vinto un Diapason D’or a gennaio 2015. Nel 2001 ha debuttato alla Scala con Turandot, tornando in seguito nel 2005 per dirigere Otello. Ha aperto la stagione 2001 del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino con Don Pasquale. Dirige regolarmente orchestre importanti, come Staatskapelle Dresden, Munich Philharmonic, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Gewandhausorchester, Wiener Symphoniker Bamberger Symphoniker, Orchestre National de Radio France, Mozarteum Orchester, Konzerthaus Orchester Berlin, Orchestra Nazionale della Rai, l’Accademia di Santa Cecilia, Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, Orchestre Philharmonique de Montecarlo, Svetlanov Symphony Orchestra, Spanish National Symphony Orchestra e molte altre ancora.

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