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Recensione: “La sofferenza è animale”. I mutamenti che coinvolgono l’interezza dei non umani

Recensione: “La sofferenza è animale”. I mutamenti che coinvolgono l’interezza dei non umani Recensione: “La sofferenza è animale”. I mutamenti che coinvolgono l’interezza dei non umaniLa sofferenza è animale, è un piccolo volume di filosofia scritto da Jean-Luc Nancy, curato per Mimesis da Massimo Filippi e Antonio Volpe.

“Le parole ‘animale’ e ‘animalità’ contengono una carica selvaggia, indomabile, pulsante, che evoca un’estraneità inassimilabile e inadattabile”. Inizia così Jean-Luc Nancy a descrivere il tema chiave del libro.

Quando afferma “l’animalità vive in noi”, anzi “l’animale si angoscia in noi”, così come quando interpreta l’animalità come quella ”animazione” che combacia con “l’esistenza” stessa, allude sì a una “comune animalità”, ma non trascura la nostra rincorsa “all’inseguimento della vita inappropriabile”, intendendo con essa proprio “quell’alterità”, né coincidente, né assimilabile, della vita “vegetale e animale” intesa come vita altra.

“Il tempo di questo libro, che si è formato attorno a un breve e denso saggio di Nancy (Animalità animata) e a un’intervista al filosofo francese che da quel saggio ha preso le mosse (La sofferenza è animale), è lungo e, al contempo, fulmineo”. Così Massimo Filippi ci introduce in questo volume di filosofia contemporanea.

Nancy in questo dibattito formato dalle domande di Filippi e Volpe, rende veramente intrigante la conversazione, facendo emergere l’affettività della sua relazione con gli animali della vita e una potente empatia verso la sofferenza inferta loro dagli umani, quel pensiero sempre articolato e complesso, difficilmente interpretabile una volta per tutte, non cede mai completamente alla lettura, senza dubbio provocatoria e appellante, cui il netto posizionamento dei curatori intende spingerlo, il che la rende piacevolmente avventurosa.

Jean-Luc Nancy,è uno dei piú importanti filosofi contemporanei. Dopo aver completato gli studi di filosofia a Parigi, ottiene il suo dottorato con un lavoro su Immanuel Kant con Paul Ricoeur. È stato professore di Filosofia nelle Università di Strasburgo e San Diego in California. Ha insegnato anche a Berkeley, Berlino, Irvine e San Diego. Tra i suoi libri tradotti in Italia ricordiamo: “Il peso di un pensiero” (Mimesis, 2009), “Sull’amore” (Bollati Boringhieri, 2009) e “Corpo teatro” (Cronopio, 2010).

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