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Recensione: “Romeo & Giulietta – Nati sotto contraria stella”. Ale e Franz alle prese con Shakespeare

Recensione: "Romeo & Giulietta – Nati sotto contraria stella". Ale e Franz alle prese con Shakespeare Recensione: "Romeo & Giulietta – Nati sotto contraria stella". Ale e Franz alle prese con ShakespeareQuando sul palco appare Ale e interpreta Giulietta, senza trucco e senza parrucca, ma vestito da perfetta damigella, si capisce  definitivamente che non può essere una cosa seria.

Una compagnia di attori girovaghi, tutti uomini, si cimentano nella rappresentazione di La dolorosa storia di Giulietta e del suo Romeo. Ovviamente alcuni di loro si adattano ai ruoli femminili ed essendo solo in sette, ne interpretano spesso più di uno. Il resto sono gaffe, battute rubate, licenze di vario tipo che gli interpreti si prendono con esibita disinvoltura.

Romeo & Giulietta – Nati sotto contraria stella, visto nella tappa al Teatro Moderno di Grosseto, è un azzardo. Ale e Franz hanno fatto della comicità intelligente un loro marchio di fabbrica, ma sono conosciuti e apprezzati su tempi differenti, legati allo sketch, nel quale eccellono. Pochi gli esempi di performance più lunghe e comunque mai troppo distaccate dal modello che li ha resi celebri.

Ma l’impressione è quella di un azzardo calcolato, perché lo spettacolo è equilibrato e riesce a divertire con costanza, senza cedere alla battuta facile, pur alleggerendo spesso, grazie alla ricercata goffaggine degli interpreti, bravissimi nel risultare naturali nei panni di personaggi improbabili.

Shakespeare è uno di quei mostri sacri con cui è difficile rapportarsi, soprattutto per i comici: da un lato si rischia l’effetto “recita scolastica” nell’interpretarlo letteralmente (circostanza ormai riservata solo ai grandissimi attori), dall’altro sarebbe devastante ridurlo a macchietta.  Ale e Franz superano l’esame a pieni voti: se da un lato, infatti, spesso si conduce il testo verso la battuta, per mantenere il ritmo e per non scontentare i fan, dall’altro ciò che traspare è un profondo rispetto per lo scritto originale.

Quello che il duo comico ci trasmette, in sintesi, è che il Bardo inglese va maneggiato con cura, conservando e anzi accrescendo la sacralità del capolavoro. Ed è proprio nelle parti nelle quali meno viene posto l’accento sul lato comico che ciò appare in tutta la sua evidenza: Ale e Franz recitano da attori consumati, al punto che per alcuni tratti ci si dimentica che, in fondo, si tratta di una commedia. E questo continuo stare sul filo di una duplice narrazione è forse il merito più evidente di Romeo & Giulietta – Nati sotto contraria stella.

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