“Social e pandemia digitale” a “Gocce di Petrolio”

Con le storie di alcuni giovani

“Social e pandemia digitale” a “Gocce di Petrolio”
Quanto la vita delle persone è ormai invasa e condizionata dai social network? E quanto queste nuove tecnologie possono influenzare l’esistenza di bambini e adolescenti? È sempre più bassa la soglia di età dei ragazzi che entrano in possesso di uno smartphone iscrivendosi a social e scaricando app. Quanto il loro cervello può subire dei danni irreversibili? E quanti sono coloro che, frequentando ogni giorno la rete, non reggono a pressioni, insulti e cyberbullismo? Attraverso le storie di alcuni giovani se ne parla nel nuovo appuntamento con Duilio Giammaria e “Gocce di Petrolio”, in onda venerdì 6 giugno alle 15.30 su Rai 3. Una dipendenza, quella dalla rete, che sta distruggendo molte vite, in particolare quelle dei ragazzi e dei loro familiari che si chiedono cosa si può fare concretamente per fermare tutto questo.
Con il termine social media si intende qualsiasi piattaforma online, inclusi i siti di social networking, utilizzata per costruire reti o relazioni sociali con altre persone che condividono interessi, attività, background o legami reali (O’Keeffe et al., 2011). Questi siti sono cresciuti in modo esponenziale negli ultimi anni e vengono ampiamente utilizzati dai giovani di oggi, cresciuti nella “Net Generation” (Akram & Kumar, 2017). Nella società odierna, infatti, l’uso dei social media è una delle attività più comuni tra gli adolescenti, tanto da diventare parte integrante della loro vita e contesto chiave in cui esprimono le principali sfide legate all’età (O’Reilly, 2020).
In adolescenza la relazione tra pari è fondamentale per lo sviluppo sociale e l’adattamento psicosociale e oggi una parte significativa delle interazioni interpersonali avviene online: negli ultimi dieci anni, i social network sono diventati uno dei mezzi di comunicazione più comune tra i ragazzi. Di conseguenza, le relazioni interpersonali hanno subito un impatto e sono avvenuti grandi cambiamenti nel modo di comunicare degli adolescenti.
Raiplay.

Autore

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*