“Speriamo che sia femmina”

Un bel casale di campagna fa da sfondo alle rocambolesche vicende della famiglia del conte Leonardo, alle prese con debiti, con le difficoltà di una tenuta da gestire e da mantenere, con le sfide che la vita ti pone di fronte, con complicate relazioni amorose, dentro e fuori il matrimonio. È “Speriamo che sia femmina” di Mario Monicelli, in onda sabato 21 giugno alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”. Nel ricco cast, Liv Ullmann, Catherine Deneuve, Philippe Noiret, Bernard Blier, Giuliana De Sio, Stefania Sandrelli, Athina Cenci, Lucrezia Lante della Rovere, Paolo Hendel, Giuliano Gemma. Nel casale del conte vivono la moglie separata, la figlia minore, il vecchio zio e la nipote, figlia di un’attrice romana. La gestione della proprietà è affidata a un amministratore, teneramente legato all’ex moglie del conte. Un bel giorno Leonardo torna a casa per chiedere un prestito alla sua già dissanguata famiglia, ma muore in un incidente. Nella fattoria rimarranno soltanto le donne, una delle quali è incinta.
Con una perfetta miscela di comicità e dramma, leggerezza e malinconia, il film ci regala un disincantato ritratto della società italiana vista attraverso le vicende quotidiane e gli avvenimenti privati dei vari protagonisti; e come spesso accade nelle opere di Monicelli, il riso suscitato nello spettatore è accompagnato da un indefinibile senso di amarezza, sintomo della partecipazione del regista nei confronti dei suoi personaggi. E così l’ironia, anche quando si fa più acuta e pungente, risulta sempre stemperata da un’istintiva tenerezza, unita al nostalgico rimpianto verso un’epoca e un modo di vivere ormai giunti al tramonto. Ma come evidenziato dal titolo stesso, Speriamo che sia femmina è anche e soprattutto un film sulle donne: in questa pellicola, infatti, sono le donne ad assumersi la responsabilità di portare avanti la famiglia.
Raiplay.
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