In nome della legge

Tratto dal romanzo autobiografico “Piccola pretura” del magistrato Giuseppe Guido Lo Schiavo, il film si aggiudicò tre Nastri d’argento, fra cui uno speciale al regista.
All’uscita, com’era accaduto per il precedente Gioventù perduta, il confronto critico sul film di Germi s’incentrò sulla sua più o meno convinta adesione al “programma ideologico ed estetico del neorealismo”. Vi fu così chi lo criticò per il cedimento alle “convenzioni dello spettacolo cinematografico”, e chi lo definì il film “… più giusto, più organizzato di questi anni… [non avendo mai permesso] che l’inchiesta, la questione morale, il reportage prevalessero sul racconto.”
In particolare da parte dei secondi, si sottolinearono “i punti di contatto” del film verso il western. Nella sua monografia su Pietro Germi, Mario Sesti individua in Sfida infernale di John Ford “il riferimento più probabile del genere originario: nella recitazione di Girotti (che sembra proprio rifare Henry Fonda negli sguardi fissi e muti, quasi ipnotici, con i quali sfida i suoi nemici nel bar tabacchi) e nell’uso scenografico di una comunità e del suo villaggio, isolati dalla natura e dal deserto, che è assai vicino al modello scenografico della Tombstone di John Ford.”
Un appuntamento importante, atteso, assolutamente da non perdere. Raiplay.
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