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Stasera in TV: Valuha e il prodigio Malofeev con l’Orchestra Rai

Stasera in TV: Valuha e il prodigio Malofeev con l'Orchestra Rai Stasera in TV: Valuha e il prodigio Malofeev con l'Orchestra RaiNel panorama pianistico russo del nuovo millennio è il prodigio balzato alla ribalta internazionale grazie alla partecipazione al Concorso Internazionale Čajkovskij per giovani musicisti di Mosca, che gli è valsa il Primo Premio nel 2014, a soli tredici anni.

È il diciassettenne Alexander Malofeev il protagonista del concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai che Rai Cultura propone in prima Tv stasera alle 21.15 su Rai5. Vincitore di numerosi riconoscimenti nonostante la giovanissima età, Malofeev è già un fenomeno mondiale, con concerti al fianco di direttori come Myung-whun Chung, Dmitry Liss e Vladimir Spivakov.

Attualmente studia all’Istituto per Giovani Musicisti “Gnessin” di Mosca, sotto la guida di Elena Berezkina. Per il suo ritorno all’Orchestra Rai dopo il debutto dello scorso anno, interpreta il Concerto n. 1 in si bemolle minore per pianoforte e orchestra op. 23 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, pagina fra le più amate dai virtuosi della tastiera, con cui Malofeev si è esibito per la prima volta in Italia nel 2017 al Teatro alla Scala sotto la direzione di Valery Gergiev.

Malgrado la feroce stroncatura di Nikolaj Rubinštein, che avvilì l’autore russo in occasione di una prima audizione nel 1874, Čajkovskij non cambiò una sola nota del Primo Concerto e si rivolse a Hans von Bülow, che invece se ne entusiasmò immediatamente e lo eseguì con grande successo a Boston nel 1875. Più tardi, anche Rubinštein finì col ricredersi, riportando trionfi a Mosca e a Parigi proprio con la partitura tanto bistrattata.

Sul podio torna Juraj Valčuha, già Direttore principale dell’Orchestra Rai dal 2009 al 2016 e attuale Direttore musicale del Teatro di San Carlo di Napoli, nonché Primo Direttore Ospite della Konzerthausorchester di Berlino. Insignito del “Premio Abbiati” 2018 come Migliore direttore d’orchestra, Valčuha ha collaborato con orchestre prestigiose come i Berliner Philharmoniker, i Münchner Philharmoniker, l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia e la Chicago Symphony Orchestra.

In apertura di programma propone Othello op. 93 di Antonín Dvořák, ultimo tassello di un trittico di ouvertures da concerto scritte fra il 1891 e il 1892, che evoca con vivaci chiaroscuri l’amore accecato dalla gelosia fra gli shakespeariani Otello a Desdemona.

Chiudono le Danze sinfoniche op. 45 di Sergej Rachmaninov, ultimo lavoro del compositore russo composto nel 1940 su commissione della Philadelphia Orchestra diretta da Eugene Ormandy.

A tre anni dalla morte, Rachmaninov vi raccolse l’antica tradizione delle composizioni di argomento macabro, da Saint-Saëns a Strauss, legandosi fermamente alla civiltà tardoromantica ormai superata. Regia tv di Rossella De Bonis.

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