Il ritorno di Andò alla tragedia classica
Questa sera, domenica 31 agosto, alle 21:20 su Rai 5, debutta in prima visione Elettra di Sofocle.
La regia è affidata a Roberto Andò, che torna alla tragedia mettendo in scena un testo intramontabile sui legami familiari e la vendetta.
L’opera è parte della stagione teatrale organizzata dall’Ente Luglio Musicale Trapanese.
Il pubblico potrà assistere a una trasposizione intensa, registrata al Teatro Grande di Pompei nel luglio 2025.
Un cast d’eccezione
Sonia Bergamasco interpreta Elettra, figura centrale della vicenda, segnata dal dolore e dall’ossessione per la giustizia.
Nel ruolo di Clitennestra troviamo Anna Bonaiuto, mentre Roberto Latini veste i panni di Oreste, il fratello alleato nella vendetta.
Completano il cast Silvia Ajelli (Crisotemi), Bruna Rossi, Paola De Crescenzo, Giada Lorusso (le Corifee), Danilo Nigrelli (Pedagogo), Roberto Trifirò (Egisto), Rosario Tedesco (Pilade) e Simonetta Cartia (Capo Coro).
La storia di Elettra tra dolore e decisioni irrevocabili
La trama si sviluppa attorno all’assassinio di Agamennone per mano della moglie Clitennestra e del suo amante Egisto.
Elettra, devastata dalla perdita, vive in un palazzo immobile e opprimente, sospesa tra tormento e promesse di vendetta.
Insieme a Oreste, intraprende un cammino segnato da sofferenza e determinatezza.
Andò descrive Micene come “un edificio-natura morta, un luogo carico di stragi dove il tempo appare immobile”.
Il tratto distintivo della regia
La messa in scena pone Elettra al centro di un rituale emotivo, fatto di gesti ripetuti e di musica come unico conforto.
Secondo Andò, la protagonista “suona il piano e lascia che la sua pena si sciolga nelle note”.
Le musiche sono di Giovanni Sollima, mentre le scene e le luci sono curate da Gianni Carluccio.
I costumi, firmati da Daniela Cernigliaro, contribuiscono a rafforzare la dimensione atemporale dell’opera.
Una produzione con radici solide
Si tratta di una collaborazione tra Inda – Istituto Nazionale del Dramma Antico e il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale.
La regia televisiva è di Barbara Napolitano, con progetto editoriale di Felice Cappa.
Gli spettatori di Rai 5 possono così avvicinarsi a un classico immortale, presentato con un linguaggio visivo potente e contemporaneo.
Un’occasione unica per scoprire una tragedia che, pur scritta millenni fa, parla ancora al presente.
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