Un racconto sulle ferite ancora aperte di Mosul
Stasera, sabato 27 settembre, alle 23.00 Rai Storia manderà in onda ISIS tomorrow – The lost souls of Mosul.
Il documentario, diretto da Francesca Mannocchi e Alessio Romenzi, è inserito nel ciclo “Documentari d’autore” dell’emittente.
L’opera racconta il volto nascosto della Mosul postbellica, lontano dalle celebrazioni ufficiali della vittoria militare.
Dalla battaglia alla sopravvivenza quotidiana
La storia si apre nel 2018, pochi mesi dopo la liberazione di Mosul dall’ISIS.
La città, però, resta intrappolata tra macerie fisiche e psicologiche.
Il film segue il filo delle testimonianze dirette di chi ha vissuto entrambe le parti del conflitto.
Parlano sia i parenti delle vittime civili, sia i familiari degli ex miliziani del cosiddetto Califfato.
Il peso invisibile della guerra
Il documentario non si limita a mostrare distruzione materiale.
Indaga soprattutto le conseguenze morali che la guerra lascia su vedove e bambini.
Sono storie fatte di assenza di risorse, emarginazione e stigma sociale.
In una città già devastata, queste persone devono affrontare un futuro senza sostegno né prospettive.
Lo sguardo di Mannocchi e Romenzi
La regia alterna immagini potenti a interviste intime.
Questa scelta restituisce realismo e umanità a un tema spesso raccontato solo in chiave geopolitica.
Mannocchi e Romenzi riescono a dare voce a chi raramente trova spazio nel dibattito pubblico.
Il risultato è un racconto asciutto, ma capace di avvicinare lo spettatore alla complessità del dopoguerra.
Una riflessione sulle responsabilità
ISIS tomorrow – The lost souls of Mosul invita a considerare anche le zone grigie della giustizia post-bellica.
Come trattare i figli di miliziani o le vedove degli sconfitti?
Il documentario non offre risposte facili, ma spinge a un dibattito necessario.
Un appuntamento da non perdere su Rai Storia
L’appuntamento è su Rai Storia, canale da sempre attento alla memoria storica e al racconto del presente.
Chi seguirà il programma potrà approfondire il tema anche su Rai Cultura, dove sono disponibili contenuti di approfondimento.
Il documentario rappresenta un’occasione per comprendere le dinamiche umane che seguono una guerra, lontane dalle prime pagine.
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