Umberto Eco: Il Genio che Sfidava i Confini del Sapere

Umberto Eco: Il Genio che Sfidava i Confini del SapereSemiologo, scrittore, filosofo, saggista, professore universitario. Umberto Eco è stato tutto questo e altro ancora, un intellettuale poliedrico che ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura italiana e mondiale. Rai Cultura ricorda questa figura straordinaria nello speciale “L’Alter Eco. Umberto, lo storico delle idee”, di Giovanni Paolo Fontana, in onda lunedì 24 novembre alle 18.10 su Rai 5 per “Italiani”, con un’introduzione di Paolo Mieli.

Un Viaggio tra Memorie e Testimonianze

Il documentario raccoglie le voci di chi ha condiviso con Eco momenti significativi della sua esistenza. Gianni Coscia, fisarmonicista alessandrino, coetaneo e compagno di scuola di Umberto, ricorda con affetto che Eco, fin da piccolo, “desse segni di follia”. Un aneddoto che rivela già il carattere fuori dagli schemi del giovane Umberto. Insieme hanno scritto “La radio a tarda sera”, una canzone che Coscia esegue nel documentario con la sua fisarmonica.

L’Editore e il Fenomeno Letterario

Mario Andreose, arrivato in Bompiani subito dopo l’uscita del best seller “Il nome della Rosa”, racconta il suo rapporto con Eco, durato 35 anni, come un crescendo sinfonico. Un legame professionale e umano che si è consolidato nel tempo, culminando nella fondazione della casa editrice “La Nave di Teseo”, poco prima della scomparsa dello scrittore.

Innovatore della Comunicazione

Danco Singer, multi-mediologo, ha ideato con Eco il Festival della Comunicazione e la Encyclomedia, la prima grande enciclopedia multimediale. Un progetto visionario che testimonia la capacità di Eco di anticipare i tempi e di comprendere le potenzialità dei nuovi media.

Il Ritratto di un’Amicizia

Il pittore e disegnatore Tullio Pericoli ha tratteggiato per decenni il volto di Umberto Eco ed è uno dei pochi amici che può dire con precisione quando è iniziata la loro amicizia: 14 giugno 1977, quando Eco scrisse a Pericoli per avere l’originale di una vignetta apparsa sul Corriere della Sera. Un dettaglio che rivela la precisione e l’attenzione ai particolari tipiche di Eco.

Un Talento Senza Confini

Il semiologo Paolo Fabbri ricorda che il talento di Eco era così grande che la sua ammirazione non è mai terminata, sottolineando come Eco fosse “capace in qualunque cosa: scrivere romanzi, giocare a giochi complicati, logici, o scrivere rapidissimamente voci d’Enciclopedia su concetti fondamentali”.

Umberto Eco ha rappresentato un ponte tra mondi apparentemente distanti: l’accademia e la cultura popolare, la filosofia medievale e la semiotica moderna, la letteratura e i mass media. La sua eredità continua a influenzare generazioni di studiosi, scrittori e pensatori, confermando che il vero genio non conosce confini disciplinari ma li attraversa con curiosità e rigore intellettuale.

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