La Cineteca Milano dedica una rassegna straordinaria al maestro tedesco. Dal 28 agosto al 24 settembre, il pubblico potrà immergersi nell’universo cinematografico di Herzog.
Il Leone d’Oro alla carriera per un visionario del cinema
Werner Herzog riceverà il prestigioso Leone d’Oro alla carriera alla Mostra di Venezia 2025. Inoltre, questo riconoscimento celebra oltre cinquant’anni di cinema rivoluzionario. Il regista tedesco ha infatti diretto circa 70 opere tra film e documentari.
La rassegna milanese si intitola significativamente “Film estremi – 18 capolavori di Werner Herzog”. Pertanto, il titolo anticipa già l’intensità dell’esperienza cinematografica proposta. Inoltre, il programma offre un viaggio completo attraverso la filmografia del maestro.
Un percorso tra generi e innovazioni
Il pubblico potrà scegliere tra capolavori di epoche diverse. Infatti, la programmazione spazia dal film d’esordio “Segni di vita” (1968) ai documentari più recenti. Inoltre, sono presenti opere iconiche come “Nosferatu, il principe della notte” (1978) e “Fitzcarraldo” (1981).
Tra i titoli imperdibili figura anche “Cave of Forgotten Dreams” (2010). Questo documentario esplora le antiche pitture rupestri della grotta Chauvet. Inoltre, il programma include “The Fire Within: A Requiem for Katia and Maurice Krafft” (2022).
L’incredibile vita di Werner Herzog
Nato a Monaco nel 1942, Herzog ha vissuto un’infanzia particolare. Infatti, è cresciuto in una valle remota tra le montagne bavaresi. Inoltre, fino agli 11 anni non conosceva nemmeno l’esistenza del cinema.
La sua passione cinematografica è nata precocemente. Infatti, ha iniziato a sviluppare progetti cinematografici dall’età di 15 anni. Inoltre, per autofinanziarsi lavorava di notte come saldatore in un’acciaieria. Ha realizzato il suo primo film a soli 19 anni.
Un artista poliedrico e instancabile
Herzog non si è limitato al cinema. Infatti, ha pubblicato poesie e libri di prosa, incluso il recente romanzo “The Twilight World”. Inoltre, ha messo in scena opere liriche a Bayreuth e alla Scala di Milano.
La sua versatilità emerge anche come attore. Infatti, ha recitato in “Jack Reacher” (2012) e “The Mandalorian” (2019). Inoltre, ha fondato la Rogue Film School per rivoluzionare l’insegnamento cinematografico tradizionale.
Le parole di Alberto Barbera sul genio di Herzog
Il direttore della Mostra del Cinema di Venezia ha definito Herzog un “cineasta fisico e camminatore instancabile”. Inoltre, Barbera sottolinea come il regista percorra il pianeta “inseguendo immagini mai viste”. Pertanto, Herzog sfida costantemente i limiti della rappresentazione filmica.
Secondo Barbera, Herzog è “l’ultimo erede della grande tradizione del romanticismo tedesco”. Inoltre, lo definisce “un umanista visionario” votato a un nomadismo perpetuo. La sua ricerca mira infatti a trovare “un luogo dignitoso e conveniente per l’uomo”.
L’innovazione tra documentario e finzione
Herzog ha saputo smentire la distinzione tradizionale tra documentario e finzione. Inoltre, il suo approccio invita a “un’interrogazione radicale sui temi della comunicazione”. Pertanto, esplora costantemente i rapporti tra immagini e musica.
La carriera di Herzog comporta un coinvolgimento totale e spesso pericoloso. Infatti, prevede “la messa in gioco di sé fino al limite del rischio fisico”. Di conseguenza, nei suoi film “la catastrofe è costantemente in agguato”.
I capolavori imperdibili della rassegna
“Fitzcarraldo” rappresenta uno dei vertici della filmografia herzogiana. Infatti, racconta la storia di un visionario che sogna di costruire un teatro d’opera in Amazzonia. Inoltre, per questo film Herzog trasportò realmente un piroscafo su una montagna nella giungla.
“Aguirre, furore di Dio” (1972) narra invece la folle spedizione alla ricerca dell’Eldorado. Inoltre, il film mostra Klaus Kinski in uno dei suoi ruoli più memorabili. Pertanto, l’opera esplora i temi della follia e dell’ambizione umana.
Documentari che sfidano la realtà
“Cave of Forgotten Dreams” porta lo spettatore nella grotta Chauvet in Francia. Infatti, contiene pitture rupestri risalenti a 32.000 anni fa. Inoltre, Herzog ottenne un permesso speciale per filmare in questo sito protetto.
“Grizzly Man” (2005) racconta la tragica storia di Timothy Treadwell. Infatti, questo documentario esplora il rapporto tra uomo e natura selvaggia. Inoltre, dimostra la capacità di Herzog di trovare bellezza anche nella tragedia.
Informazioni pratiche per gli spettatori
La rassegna si terrà al cinema Cineteca Milano Arlecchino in via San Pietro all’Orto 9. Inoltre, i possessori di tessera Film Corner Club pagheranno solo 5 euro per ogni film. Pertanto, si tratta di un’occasione imperdibile per scoprire il cinema di Herzog.
I biglietti costano 8,50 euro per l’intero e 7,50 euro per il ridotto. Inoltre, sono previste tariffe speciali per le proiezioni feriali e le matinée. Gli orari completi sono disponibili sul sito della Cineteca Milano.
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