Il 66° Festival dei Popoli premia l’impegno civile e la forza della memoria
L’edizione 2025 del Festival dei Popoli ha confermato la sua vocazione a raccontare storie autentiche e politicamente rilevanti.
La cerimonia di premiazione si è svolta l’8 novembre al Cinema La Compagnia di Firenze.
L’evento ha celebrato autori capaci di trasformare esperienze personali e memorie collettive in cinema d’impatto.
Dal drammatico ritratto di Gaza firmato da Kamal Aljafari al diario intimo di Michael Beltrami, i premi hanno rispecchiato un’attenzione verso le narrazioni coraggiose.
Miglior film del Concorso Internazionale:
With Hasan in Gaza
Il documentario di Kamal Aljafari (Germania, Palestina, Francia, Qatar, 2025) ha conquistato il primo premio da 7.000 euro.
Girato con tre nastri MiniDV risalenti al 2001, mostra frammenti di una Gaza oggi irriconoscibile.
La giuria ha elogiato l’opera per la capacità di intrecciare memoria e presente, trasformando il ricordo in atto politico di resistenza.
Il film diventa un mosaico di storie che sfidano l’oblio e testimoniano l’umanità in mezzo alla distruzione.
Per approfondire è disponibile il programma completo su festivaldeipopoli.org.
Miglior film del Concorso Italiano:
Il fantasma che è in me
L’autore Michael Beltrami ha realizzato un film-diario che attraversa vent’anni di vita, dalla diagnosi di cancro nel 2005 a oggi.
Attraverso ricordi, visioni e momenti di rivelazione, il regista compone un racconto personale e universale insieme.
Premiato con 3.000 euro, il documentario si distingue per un montaggio meticoloso e per il coraggio di mostrarsi senza filtri.
Altri riconoscimenti internazionali
Il secondo premio del Concorso Internazionale è andato a The Memory of Butterflies di Tatiana Fuentes Sadowski, toccante indagine sulla memoria collettiva e sulle ferite del colonialismo.
La menzione speciale è stata assegnata a Last Letters from My Grandma di Olga Lucovnicova, viaggio intimo alla scoperta delle origini familiari attraverso lettere ritrovate.
Sezione Discoveries: giovani sguardi sul mondo
In Discoveries, il premio principale da 3.500 euro è stato assegnato a Tin City di Feargal Ward, che riflette su guerra e potere.
La menzione speciale è andata a Skin Despair di Mireia Vilapuig, premiato anche dalla Giuria Giovani per il modo in cui rilegge il coming of age femminile.
Premi speciali e tematici
La Targa Gian Paolo Paoli al miglior film antropologico è stata vinta da D is for Distance di Christopher Petit e Emma Matthews, fusione di memoria personale e storia globale.
Nella sezione italiana, la menzione speciale è andata a White Lies di Alba Zari, che ha ricevuto anche il Premio di distribuzione CG Entertainment e vari riconoscimenti in sala, compreso Gli Imperdibili.
Il Premio Diritti Umani – Amnesty International Italia è stato assegnato a Slave Island di Jimmy Hendrickx e Jeremy Kewuan, denuncia della schiavitù minorile in Indonesia.
Infine, She (Lei – Storie operaie dal Vietnam) di Parsifal Reparato ha conquistato il Premio AMC e il Premio “Il Cinemino”, per la capacità di dare voce a donne operaie e alle loro lotte quotidiane.
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