Un viaggio unico nel cuore dell’Asia antica
Per la prima volta il pubblico internazionale può ammirare la grande mostra Antiche civiltà del Turkmenistan nelle prestigiose sale del Palazzo dei Conservatori ai Musei Capitolini. L’esposizione, aperta dal 25 ottobre 2025 al 12 aprile 2026, offre uno sguardo privilegiato su due grandi culture dell’Asia Centrale: la Margiana protostorica e l’antica Partia.
Promossa da Roma Capitale e realizzata in collaborazione con istituzioni italiane e del Turkmenistan, è curata da un team di studiosi di alto profilo.
Margiana: l’oasi del bronzo e dell’arte orafa
La prima sezione conduce il visitatore nella Margiana dell’età del Bronzo, fiorita tra il III e II millennio a.C. Qui l’ingegno umano aveva creato sofisticati sistemi di irrigazione che assicuravano prosperità in un territorio arido.
In mostra compaiono collane d’oro e pietre semipreziose provenienti da Gonur, statuette femminili simbolo di fertilità e sigilli battriano-margiani con eroi e creature fantastiche.
Gli oggetti riflettono una cultura materiale raffinata: asce e scettri cerimoniali affermavano il potere; lapislazzuli, turchese e conchiglie provenivano da lontani scambi commerciali. La produzione artistica, ricca di elementi spirituali e simbolici, testimonia una civiltĂ con una profonda connessione tra vita quotidiana e dimensione rituale.
Partia: potere imperiale e arte raffinata
La seconda sezione esplora il Regno dei Parti, nato dal sito monumentale di Nisa, santuario dinastico e centro politico di un impero esteso dall’Eufrate alla Battriana.
Per la prima volta fuori dal Turkmenistan, il pubblico potrĂ ammirare i celebri rhyta in avorio di Nisa: corni per versare, finemente intagliati, che un tempo avevano inserti in metalli preziosi e pigmenti colorati.
Accanto a questi, statue in marmo e argilla raffigurano guerrieri ed eroine, mentre le statuette in metallo dorato — come l’Erote vendemmiante e la sirena — svelano un affascinante dialogo artistico fra mondo ellenistico, tradizioni iraniche e influenze nomadiche delle steppe.
Tecnologia e immersione virtuale
La mostra non è solo archeologia: un’installazione di video mapping su scala riproduce la Nisa Vecchia, basata su scansioni 3D realizzate dal Politecnico di Torino. Video e pannelli esplicativi accompagnano il visitatore, rendendo la narrazione visiva e coinvolgente.
Grazie a questa fusione tra reperti e multimedialità , l’esperienza si trasforma in un viaggio dove storia e tecnologia si incontrano.
Oltre 150 tesori mai visti
Il percorso espositivo presenta più di 150 capolavori, molti dei quali non erano mai usciti dai confini del Turkmenistan. Un’occasione irripetibile per chi ama l’arte antica, la storia delle grandi civiltà e l’archeologia.
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