A “Ulisse, il piacere della scoperta” Istanbul

La città che visse tre volte

Oggi in TV: Alla scoperta di Erode con "Passaggio a nord ovest"
E’ “Istanbul, la città che visse tre volte” la meta del viaggio di “Ulisse, il piacere della scoperta”, in onda lunedì 21 aprile alle 21.30 su Rai 1. Prima colonia greca col nome di Bisanzio, poi con il nome di Costantinopoli, la città è stata per più di mille anni capitale dell’Impero Romano d’oriente e per altri cinquecento dell’Impero Ottomano e, infine, megalopoli della moderna Turchia con il nome di Istanbul. Nella storia di questa città, divisa tra Europa e Asia, si muovono imperatori e sultani, basilisse e concubine, eunuchi e visir, e ciascuno lascia un’impronta più o meno duratura del suo passaggio nell’inconfondibile skyline che si affaccia sul Corno d’Oro.
Per raccontarne l’evoluzione e i segreti, Alberto Angela scende nella Cisterna-Basilica, un autentico bosco di colonne che sembrano emergere dall’acqua, alla ricerca delle tracce dell’antica capitale di Costantino e Giustiniano. Rivela l’aspetto dell’Ippodromo che, ai tempi dei bizantini, era teatro di accesi scontri tra tifoserie e nel quale muoveva i primi passi da discussa ballerina l’imperatrice Teodora. Racconta la storia di Santa Sofia, capolavoro dell’architettura, che per più di otto secoli è stata la chiesa più grande del mondo, poi convertita in moschea dopo la conquista ottomana.
Nel corso della puntata viene mostrato anche l’unico ritratto giunto fino a noi dell’ultimo imperatore bizantino, Costantino XI, scoperto pochi mesi fa, nel dicembre del 2024, sotto antichi strati di pittura in un monastero bizantino di Aigialeia, nella regione greca dell’Achea.
Il viaggio prosegue nella Istanbul ottomana, nei cortili del Palazzo di Topkapi, reggia organizzata in padiglioni dei sultani, che ancora custodisce nelle sale del Tesoro alcuni dei gioielli più strabilianti della storia. Esplora i segreti cortili dell’Harem, dove il sultano viveva con la sua famiglia secondo tradizioni un po’ diverse da quelle di cui si è favoleggiato in Occidente.

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