Un viaggio nella scrittura autobiografica della Premio Nobel
Dal 28 al 30 novembre il Teatro di Villa Lazzaroni ospita “Variazioni Ernaux”. Lo spettacolo nasce dall’opera letteraria di Annie Ernaux, Premio Nobel per la Letteratura 2022. Un’immersione totale nella scrittura intima e universale dell’autrice francese.
Inoltre, il progetto porta la firma di tre interpreti eccezionali. Francesca Fava, Arianna Ninchi e Anna Paola Vellaccio danno vita alla drammaturgia. La regia è curata da Anna Paola Vellaccio, con l’assistenza di Chiara Sanvitale.
La produzione è firmata Florian Metateatro – Centro di Produzione Teatrale. Un lavoro che ha già debuttato con successo a Viterbo e Genova. Ora arriva nella Capitale per tre imperdibili serate.
Tre età, tre storie, una sola donna
Lo spettacolo si concentra su tre opere fondamentali di Ernaux. “La donna gelata” racconta l’innamoramento congelato nel matrimonio. “Passione semplice” esplora la dipendenza amorosa verso un amante misterioso. “Il Ragazzo” descrive una relazione anticonvenzionale con un giovane di trent’anni più giovane.
Le tre attrici incarnano le diverse età della protagonista. Arianna Ninchi interpreta la giovane donna del passato. Francesca Fava rappresenta la maturità. Anna Paola Vellaccio dà voce alla scrittrice nella sua età più avanzata.
Il dispositivo scenico è geniale nella sua semplicità. Le interpreti abitano le stanze della memoria senza mai uscire di scena. Tuttavia, costruiscono relazioni temporali asimmetriche. La più giovane non vede le altre due, che rappresentano il suo futuro. La mediana ignora la più anziana. Solo quest’ultima può interagire con entrambe.
Dal Nobel alla scena: il coraggio di raccontarsi
Annie Ernaux ha vinto il Nobel “per il coraggio e l’acutezza clinica”. Con questi strumenti ha svelato le radici della memoria personale. La sua scrittura apparentemente semplice nasconde una meditazione profonda.
Infatti, l’autrice francese non tralascia particolari scomodi. Al contrario, da questi partono le sue riflessioni più lucide. Ogni dettaglio della vita quotidiana diventa universale. Ogni esperienza personale risuona come collettiva.
Lo spettacolo nasce da un ciclo di letture al Teatro Vascello nel 2023. Poi si è sviluppato in scrittura scenica al Florian Metateatro di Pescara. Il risultato è una biografia sentimentale segreta e tormentata. Una confessione che attraversa decenni di vita femminile.
Una scrittura che diventa immagine
La regia di Anna Paola Vellaccio traduce le parole in immagini potenti. L’ambiente scenico è unico: la casa della memoria. Qui convivono passato, presente e futuro.
Collaborano al progetto professionisti di alto livello. Andrea Micaroni cura le luci. Globster si occupa della fonica. Miriam Di Domenico firma costumi e oggetti. Le foto di scena sono di Mara Patricelli. I video portano la firma di Alessio Tessitore.
Il risultato è uno spettacolo visivamente essenziale ma emotivamente potente. Nulla è superfluo. Ogni elemento serve la narrazione.
L’universalità del privato secondo Ernaux
Tutta l’opera di Annie Ernaux è autobiografica. Quasi tutti i suoi libri sono scritti in prima persona. Eppure più scende nei particolari privati, più diventa universale.
Questa è la sua grandezza artistica. In Francia i suoi libri sono nelle antologie scolastiche. “Gli anni”, romanzo generazionale, è studiato nelle scuole. In Italia è pubblicata da L’ORMA, con le traduzioni di Lorenzo Flabbi.
Lo spettacolo permette di identificarsi facilmente. Le donne in particolare trovano molti spunti di riflessione. Ma anche gli uomini possono comprendere la complessità dei sentimenti narrati.
Emancipazione sociale e culturale
Attraverso le storie d’amore emerge un percorso più ampio. Annie Ernaux racconta la sua emancipazione sociale. Dalle origini popolari e provinciali al mondo intellettuale parigino.
La sua crescita passa attraverso gli studi e il lavoro. Il femminismo e l’impegno civile segnano il suo percorso. L’amore e la sensualità non sono mai disgiunti dalla vita intellettuale.
“L’evento”, libro sull’aborto clandestino del 1964, diventa film Leone d’oro a Venezia. “Perdersi”, diario della passione ossessiva, è pubblicato di recente. Ogni opera aggiunge un tassello al mosaico della sua vita.
Il tempo come protagonista invisibile
Lo spettacolo gioca magistralmente con il tempo. Le tre donne sulla scena rappresentano la stessa persona. Passato, presente e futuro coesistono nello stesso spazio.
“Il ragazzo” è definito “scoperchiatore del tempo”. La relazione con un giovane fa crollare le barriere temporali. Porta la scrittrice a rielaborare tutta la sua esistenza. A scrivere finalmente dell’aborto che l’ha segnata da studentessa.
Questo intreccio temporale rende lo spettacolo dinamico. Nonostante le attrici non escano mai di scena, l’azione è continua. La memoria diventa presente vivo.
Informazioni pratiche per lo spettacolo
“Variazioni Ernaux” va in scena venerdì 28 novembre alle ore 21. Sabato 29 novembre alle ore 19. Domenica 30 novembre alle ore 17.30.
Il Teatro di Villa Lazzaroni si trova in Via Appia Nuova 522, Roma. Parcheggio gratuito disponibile in Via Tommaso Fortifiocca 71.
Info e prenotazioni: 392 4406597 o [email protected]. Maggiori dettagli su www.teatrovillalazzaroni.com.
Un’occasione unica per scoprire Annie Ernaux attraverso il teatro. Per comprendere come la memoria personale diventi storia collettiva. Per riconoscersi nelle parole di una donna che ha attraversato il secolo breve. E che è entrata “sola e libera nel terzo millennio”.
Commenta per primo