Appuntamento con “Successo. Storie e voci dal Novecento”
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Appuntamento con “Successo. Storie e voci dal Novecento”

La storia dell’Lsd

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Il 16 aprile 1943, Albert Hofmann, un chimico svizzero, scopre casualmente gli effetti allucinogeni dell’acido lisergico (Lsd), la droga psichedelica capace di sedurre gli artisti. Tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60, l’Lsd cominciò a diventare popolare in alcuni circoli a scopo ricreativo per poi diffondersi con la cultura hippie di cui fu manifesto e principale motore. Una storia ripercorsa da Umberto Broccoli a “Successo. Storie e voci dal Novecento“, in onda mercoledì 16 aprile alle 18.05 su Radio 1, a 82 dalla scoperta.  A seguire, un ricordo del regista, autore e conduttore radiofonico Gianni Boncompagni (13 maggio 1932 – 16 aprile 2017), uomo di spettacolo a tutto tondo, grande innovatore e scopritore di talenti. In chiusura, la voce e qualche verso dello scrittore e poeta Luis Sepùlveda.
Trasmissione che nasce sulla scia di “Cento un secolo di Radio” andata in onda nel 2024, anno del centenario della radio, per valorizzare l’immenso patrimonio di documenti sonori conservati negli archivi delle Teche RAI. Documenti che sono a buon diritto fonti aperte per la conoscenza della storia e delle storie della nostra Nazione. Sulla base di questo precedente nasce “Successo. Storie e voci dal Novecento”. L’ Informazione, le grandi inchieste, la cronaca, i fatti, le storie, la musica (classica, operistica e leggera), la programmazione (rileggendo parallelamente Il Radiocorriere, miniera di informazioni sui programmi e non solo), le trasmissioni, le singole voci conservate in archivio, i personaggi, le curiosità nei palinsesti della Radio (si sa dell’ esistenza di trasmissioni realizzate per i soldati di leva? Oltre alla curiosità del fatto in sé, questo offre il pretesto per raccontare la naia) e via ricercando. Un patrimonio sconfinato, costituito spesso da documenti mandati in onda una sola volta che mette in mostra permanente i gioielli di famiglia e, senza voler inserire elementi inutili di competizione con la televisione dà voce alla cronaca. Raiplay.

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