Il grande complesso dell’Insula Meridionalis di Pompei apre le sue porte ai visitatori. Infatti, questo rappresenta uno dei fronti di scavo più articolati del sito archeologico. Inoltre, mercoledì 18 giugno il direttore Gabriel Zuchtriegel guiderà personalmente i visitatori.
Un tempo questo maestoso complesso si affacciava scenograficamente sul golfo di Napoli. Inoltre, dominava la vallata del Sarno con la sua imponente presenza. Oggi, invece, è visibile dalla strada principale lungo il viale delle Ginestre.
Un cantiere d’eccellenza per la conservazione
L’Insula Meridionalis è attualmente oggetto di un articolato cantiere di restauro. Infatti, i lavori includono messa in sicurezza, consolidamento e restauro delle strutture antiche. Inoltre, da alcuni mesi sono attive le visite guidate nell’ambito dell’iniziativa “Raccontare i cantieri”.
Le visite speciali offrono un’opportunità unica di scoprire i segreti archeologici. Infatti, oltre alla visita del direttore, sono disponibili tour quotidiani dal lunedì al venerdì. Inoltre, l’area include la famosa casa del cinghiale tra i suoi tesori nascosti.
Modalità di accesso e prenotazioni
Le visite sono disponibili tutti i giorni feriali dalle 11.00 alle 12.00. Infatti, è necessaria la prenotazione al numero 327 2716666 per gruppi di 15 persone. Inoltre, i visitatori vengono accompagnati dal personale specializzato del cantiere.
Durante il tour, gli esperti illustrano i principali rinvenimenti e gli ambienti emersi. Infatti, spiegano anche la metodologia di scavo utilizzata dagli archeologi. Inoltre, questa rappresenta un’occasione per conoscere da vicino il lavoro di conservazione.
La complessità del sito archeologico
Il fronte dell’Insula Meridionalis si sviluppa su un dislivello impressionante di oltre 30 metri. Infatti, si estende per oltre 450 metri in un’area che comprende diversi edifici storici. Inoltre, va dalla terrazza di Villa Imperiale alle Terme del Sarno.
L’area include strutture importanti come la Casa di Aelio Magno e la Casa di Giuseppe II. Infatti, comprende anche il suggestivo Foro Triangolare. Inoltre, la complessità morfologica e storica degli insediamenti si riflette nella varietà dei materiali costruttivi.
Testimonianze dei terremoti antichi
I segni dei terremoti che colpirono la zona nel I secolo d.C. sono ancora visibili. Infatti, le tracce dello sciame sismico che precedette l’eruzione sono ben conservate. Inoltre, queste testimonianze si possono osservare nel corpo vivo delle architetture antiche.
La conservazione archeologica richiede tecniche specializzate per preservare questi reperti unici. Infatti, ogni intervento deve rispettare l’integrità storica del sito. Inoltre, gli esperti utilizzano metodologie all’avanguardia per il restauro.
Un intervento di restauro complesso
L’intervento di messa in sicurezza dell’Insula Meridionalis rappresenta un caso estremamente complesso. Infatti, le condizioni conservative sono compromesse dalla morfologia particolare dell’area. Inoltre, l’articolazione tipologica degli edifici richiede approcci differenziati.
Gli interventi interessano principalmente la messa in sicurezza e il consolidamento degli edifici. Infatti, includono anche il recupero strutturale e architettonico che si estenderà al costone roccioso. Inoltre, prevedono il restauro degli apparati decorativi pavimentali e parietali.
Ripensamento dell’accessibilità
Il progetto considera un ripensamento complessivo del sistema di accessibilità attuale. Infatti, particolare attenzione viene dedicata all’uscita che attraversa il prospetto sud dell’edificio. Inoltre, si studia l’ingresso diretto al quartiere dei Teatri per migliorare il percorso di visita.
Gli architetti lavorano per preservare l’integrità del circuito esterno originale. Infatti, ogni modifica deve rispettare la configurazione storica del sito. Inoltre, l’obiettivo è rendere accessibile il patrimonio senza comprometterne l’autenticità.
Un’esperienza educativa unica
Le visite guidate offrono l’opportunità di conoscere il delicato lavoro di scavo archeologico. Infatti, i visitatori possono osservare direttamente esperti come archeologi, architetti e restauratori. Inoltre, ingegneri specializzati spiegano le tecniche di manutenzione utilizzate.
Questa iniziativa rappresenta un ponte tra ricerca scientifica e divulgazione culturale. Infatti, permette al pubblico di comprendere la complessità del lavoro archeologico. Inoltre, sensibilizza sull’importanza della conservazione del patrimonio storico.
Informazioni pratiche per la visita
Per accedere alle visite è necessario munirsi del regolare biglietto d’ingresso al Parco Archeologico di Pompei. Infatti, le visite si svolgono esclusivamente in italiano con durata di 45 minuti. Inoltre, il punto d’incontro è presso l’ingresso del cantiere, lato piazza Esedra.
Il servizio di prenotazione è attivo dalle 9.30 alle 13.30 dal lunedì al venerdì. Infatti, è consigliabile prenotare con anticipo data la limitazione a 15 persone per gruppo. Inoltre, questa esperienza rappresenta un’occasione irripetibile per scoprire Pompei da una prospettiva privilegiata.
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