“La canzone di Teti”: l’Iliade rivive al Mausoleo di Cecilia Metella

"La canzone di Teti": l'Iliade rivive al Mausoleo di Cecilia MetellaIl Festival Internazionale di Storytelling torna con un evento straordinario. Il 13 e 27 giugno alle ore 20.30, infatti, andrà in scena “La canzone di Teti – L’Iliade, l’amore e la guerra”. Lo spettacolo si terrà presso l’iconica location del Mausoleo di Cecilia Metella a Roma.

La Compagnia di Storytelling Raccontamiunastoria presenta questo nuovo progetto in prima assoluta. Inoltre, l’evento fa parte della XI edizione del festival, intitolata “Muse e pellegrini”.

Un progetto ambizioso tra teatro e storytelling

L’ambizioso progetto mescola audacemente storytelling e teatro tradizionale. Pertanto, il pubblico vivrà l’emozione del grande poema omerico nella sua dimensione più pura. Il racconto orale torna infatti alle sue origini millenarie.

I maestri del genere Paola Balbi e Davide Bardi interpretano l’opera. Inoltre, la regia è firmata da Joele Anastasi, giovane talento della scena contemporanea. Il regista è riconosciuto per il suo stile graffiante e la maestria estetica.

Un’esperienza immersiva e coinvolgente

La performance promette di essere un’esperienza unica e coinvolgente. Gli spettatori, infatti, si sentiranno direttamente partecipi del “banchetto degli dei”. Inoltre, vivranno il “consesso dei capi” dove esplode l’ira di Achille.

Il numero di spettatori è limitato per garantire il pieno coinvolgimento. Questa scelta rispetta anche la natura eccezionale del luogo storico. Pertanto, ogni spettatore vivrà un’esperienza intima e memorabile.

Un processo creativo innovativo e internazionale

Lo spettacolo nasce da un innovativo processo creativo durato due anni. Il progetto MYTHICA 2024/2025 è sostenuto dal finanziamento “Culture in Movimento” del Comune di Roma. Inoltre, ha compreso residenze artistiche e conversazioni aperte con il pubblico.

Numerosi storyteller internazionali hanno contribuito alla creazione dell’opera. Fondamentale è stato l’apporto della storyteller palestinese Fidaa Ataya. Inoltre, ha partecipato la storyteller libanese Sarah Kassir, entrambe presenti durante le rappresentazioni.

Testimonianze dal mondo contemporaneo

Le artiste internazionali hanno accompagnato la creazione con testimonianze in tempo reale. Si tratta di donne e artiste la cui vita è attraversata dalla guerra. Pertanto, portano una prospettiva contemporanea e autentica al racconto omerico.

Anche lo storyteller martinichese Valer Egouy ha contribuito al progetto. Ha infatti aiutato il cast a comprendere le dinamiche della schiavitù. Inoltre, ha approfondito le ripercussioni sociali di questi temi universali.

Teti: la voce narrante dell’epopea omerica

“La canzone di Teti” offre un’interpretazione contemporanea ed emotiva dell’Iliade. Teti è la madre di Achille, dea immortale che vedrà morire suo figlio. Rappresenta inoltre la figura archetipa di Madonna arcaica.

Da Teti parte la narrazione e a lei ritorna il racconto. È l’unica immortale che nell’opera piange, rendendo umano il divino. Pertanto, diventa il filo conduttore emotivo dell’intera performance.

Temi universali in chiave moderna

Il messaggio sociale è forte e costante durante tutta la performance. Lo spettacolo affronta infatti le tematiche del potere femminile e del gender. Inoltre, esplora i concetti di guerra, schiavitù e libertà fisica e spirituale.

La metafora con la situazione contemporanea è sempre presente e graffiante. Pertanto, l’antica epopea omerica dialoga con i conflitti dei giorni nostri. Le emozioni estreme danzano sul filo della poesia millenaria.

Due voci per mille personaggi

Due soli attori animano la scena: un uomo e una donna. Rappresentano Omero e la Musa, il maschile e il femminile. Inoltre, incarnano l’umano e il divino che si mescolano continuamente.

I due interpreti si trasformano in una miriade di personaggi diversi. Questi eroi e dee da 2800 anni non smettono di parlare al cuore. Inoltre, continuano ad appassionare e commuovere chiunque vi entri in contatto.

Il ritorno alle origini del racconto

Lo spettacolo è “epico” nel vero senso della parola antica. Il testo omerico torna infatti alla sua forma originale: il racconto orale. Pertanto, si riscopre la potenza primordiale della narrazione dal vivo.

Paola Balbi e Davide Bardi condividono palco e carriera dal 2007. Sono inoltre conosciuti in tutto il mondo per il loro stile di storytelling a due voci. La loro direzione artistica guida la compagnia Raccontamiunastoria.

Informazioni pratiche per la partecipazione

Lo spettacolo si terrà al Mausoleo di Cecilia Metella in Via Appia Antica 125. L’ingresso è libero, ma è necessario acquistare il biglietto del Parco Archeologico. Il costo è di 8 euro e i posti sono limitati.

Prenotazione e acquisto in prevendita sono vivamente consigliati. Per informazioni e prenotazioni: [email protected]. Inoltre, è possibile chiamare i numeri (+39) 349.8378830 o 339.6421465.

La serata si concluderà con una sessione di domande e risposte. Parteciperanno gli artisti, il pubblico e gli storyteller internazionali. Sarà quindi un’occasione unica di dialogo e approfondimento culturale.

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