Piovono civette a tutta randa, diremmo qua in Maremma. Tutto è pronto per una nuova settimana di notizie da sviscerare e analizzare.
3,2,1… Via!
Al dodicesimo posto la civetta del 20 giugno. Delle due l’una: o non vengono soddisfatti i desideri degli inoccupati o il lavoro, nel nostro territorio, è girare tutto il giorno con la macchina guidando male e creando code. Attendiamo risposta dai diretti interessati. | ![]() |
Posizione numero 11 per il dazebao del 21 giugno: nonostante i dubbi critici riguardo alla concessione delle licenze, si aprono nuovi stabilimenti a dimostrazione della profonda conoscenza che abbiamo della storia turistica del territorio. Calvino e co. venivano in Maremma perché non c’era niente (di quello che già imperversava a Viareggio e a Rimini) e noi cosa facciamo? Costruiamo. Avanti così. | ![]() |
Al gradino 10 l’omologa civetta nazionale del giorno di cui sopra. Più che acquistare telecamere nuove andrebbero messe nel posto giusto. Ricordiamo tutti il furto delle statue del presepe in piena piazza Duomo? La piazza abbonda di telecamere, eppure nessuno pare ancora al sicuro. Nemmeno San Giuseppe. | ![]() |
Nono posto per la civetta tirrenica del 24 scorso. Una buona notizia per i possessori di caminetti che, già in estate, si preparano per l’inverno: 72 esche per accendere il fuoco a soli 1,50 euro. Ve lo siete persi? Davvero? Peccato. Sempre meglio che andare a caccia, comunque. | ![]() |
Ottava posizione per la cronaca del 23 giugno. A Montecitorio ce la stanno mettendo tutta per farci pagare il mare, fedeli al detto: pagare poco, pagare tutti (specialmente quando è inutile). Si prepara, tuttavia, una grande RSA alle porte della città. Siete contenti? Come sarebbe a dire perché?. | ![]() |
Settimo posto per le notizie del 26. È incredibile come certi vip lo siano fino in fondo. Forse impauriti di scovarci dentro qualche fascista, essi trascurano le fogne. Si possono fare dei lavori, non so se lo sapete. Basta non pagare in nero gli operai, altrimenti la Nazione vi scopre. | ![]() |
Sesto gradino per l’ennesimo patteggiamento. Ce lo racconta il Tirreno. Saputa questa notizia, evidentemente, anche il ladro più umile deve essersi sentito talmente al sicuro da sottrarre, senza meno, le ruote di un cassonetto. Non c’è dubbio. | ![]() |
Quinta posizione per la consueta morte bianca che merita, mi pare evidente, dolore a fiumi ma sempre poco approfondimento. Unendoci alle condoglianze inviterei chi di dovere a presenziare ai corsi per la sicurezza, per vedere il grado di attenzione con cui vengono ascoltati gli addetti ai lavori. Siamo tutti il cavallo stramazzato. | ![]() |
Quarto posto per un misterioso, tetro episodio. Colpito alla gola da chi? Chi è questo signore di mezza età, deceduto in campagna? Un incipit perfetto per un racconto di padre Brown. Intanto l’evasione dilaga. | ![]() |
Medaglia di bronzo per la civetta del 22 giugno. Si lavora sull’accoglienza. Uomini e animali. | ![]() |
Al secondo posto, il 25 giugno, sempre per parlare di accoglienza, ecco l’ennesima baby gang, che poi sarebbero quelli a cui non si deve dare labbrate che, diventati grandi si trasformano in gliele darei due labbrate, ma non si può. | ![]() |
Al primo posto invece, mentre i bus si incastrano nelle ferrovie, ecco un ulteriore episodio di violenza. Ai danni di una quindicenne. Vorremmo capire i perché, ma la risposta che va per la maggiore tra certi mascalzoni è: Qui non c’è perché. Certo che ci sono, diciamo noi, ma fa troppa vergogna dirli ad alta voce. | ![]() |
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