Il teatro antico incontra la contemporaneità ad Ancona. Martedì 22 luglio l’Anfiteatro Romano ospita una rilettura moderna dell’Antigone di Anouilh. Roberto Latini firma regia e interpretazione di questo classico intramontabile.
Un progetto culturale ambizioso per le Marche
Il cartellone “Echi. Voci dal passato, suoni del presente” prende vita grazie all’Assessorato alla Cultura di Ancona. L’iniziativa si inserisce nella nuova convenzione triennale 2025-2028 con il Ministero della Cultura. Inoltre, il progetto vede la collaborazione del Museo Archeologico Nazionale delle Marche e il sostegno di Viva Energia ed Estra.
Questa rassegna si intreccia con TAU/Teatri Antichi Uniti. La storica manifestazione valorizza i siti archeologici marchigiani attraverso il teatro. AMAT coordina il progetto insieme alla Regione Marche e 17 comuni del territorio.
L’Antigone di Roberto Latini: resistenza e coscienza
Una metafora della resistenza francese
Roberto Latini presenta una versione contemporanea dell’Antigone di Anouilh. L’ambientazione si sposta nella Francia occupata dai nazisti. Pertanto, la tragedia greca diventa una potente metafora della resistenza.
Il conflitto eterno tra legge e coscienza trova nuova voce. Antigone rappresenta un simbolo universale di ribellione contro l’ingiustizia. Infatti, la protagonista oltrepassa i confini del tempo mantenendo la sua essenza eterna.
Un cast d’eccezione per uno spettacolo unico
Roberto Latini interpreta Antigone e dirige un cast di talento. Manuela Kustermann veste i panni della Nutrice in un dialogo tra ragione e giustizia. Il confronto esplora le leggi umane e morali con profondità.
Il cast include anche Silvia Battaglio (Ismene), Ilaria Drago (Emone) e Francesca Mazza (Creonte). La produzione nasce dalla collaborazione tra Teatro di Roma e La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello.
La visione artistica di Roberto Latini
Un soliloquio a più voci
“Antigone è nel destino del Teatro di ogni tempo”, spiega Roberto Latini. Il regista considera questo personaggio uno dei modelli archetipici universali. Inoltre, rappresenta “filosofia scesa intorno a noi” che ci accompagna quotidianamente.
Latini definisce il suo lavoro come “un soliloquio a più voci”. Si tratta di una confessione intima che rivela la verità scomoda dell’essere umano. La nostalgia del vivere precede tutti noi, secondo la sua interpretazione.
Un gioco di specchi tra i personaggi
La regia prevede una distribuzione particolare dei ruoli. Alcuni personaggi corrispondono a se stessi, altri al proprio riflesso. Antigone e Creonte si trovano come di fronte a uno specchio.
Chi interpreta Antigone riflette Creonte e viceversa. Questo meccanismo teatrale esplora le contraddizioni umane. Il pubblico è invitato a riflettere sul significato dell’essere umano.
Un team tecnico di eccellenza
Le scenografie portano la firma di Gregorio Zurla. I costumi sono curati da Gianluca Sbicca in collaborazione con Bàste Sartoria. Gianluca Misiti si occupa di musica e suono dello spettacolo.
Max Mugnai cura luci e direzione tecnica. Questo team garantisce una qualità artistica all’altezza della prestigiosa location.
Il programma prosegue ad agosto
Il TAU continua il 2 agosto all’Anfiteatro Romano di Ancona. Il secondo appuntamento presenta le Metamorfosi di Ovidio. Pertanto, il pubblico potrà godere di un altro capolavoro della letteratura classica.
Gli spettacoli iniziano alle ore 21. Le prevendite sono disponibili presso AMAT e le biglietterie del circuito Vivaticket. Un’occasione unica per vivere il teatro in una cornice archeologica suggestiva.
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