Rosa Balistreri, la ribelle della canzone siciliana: stasera su Rai 5

Rosa Balistreri, la ribelle della canzone siciliana: stasera su Rai 5“Si può fare politica e protestare in mille modi, io canto. Ma non sono una cantante, sono diversa. Diciamo che sono un’attivista che fa comizi con la chitarra”. Con queste parole Rosa Balistreri descriveva se stessa. Classe 1927, prima cantante folk siciliana, è una figura straordinaria della cultura italiana. La sua storia viene raccontata stasera, martedì 30 dicembre, nel programma “Italiani” su Rai 5 alle 18.25.

Una vita fuori dagli schemi

Rosa Balistreri è cresciuta in una Sicilia chiusa e tradizionalista. All’epoca, le donne che cantavano nelle piazze erano considerate poco rispettabili. Tuttavia, Rosa non si piegò mai alle convenzioni sociali. La sua fu una vita segnata dalla fatica e dal dolore. Ma anche dalla lotta per conquistare la propria libertà.

Alla metà degli anni ’50, Rosa compì una scelta coraggiosa. Abbandonò la Sicilia e un matrimonio impostogli dal padre quando aveva solo sedici anni. Partì per Firenze, decisa a costruire una nuova vita. Fu proprio nel capoluogo toscano che trovò un nuovo amore e scoprì la chitarra. Inoltre, ottenne una parte in uno spettacolo di Dario Fo. Da quel momento, iniziò la sua carriera artistica.

L’attivista con la chitarra

Rosa Balistreri era una donna che non accettava compromessi. Parlava sempre in dialetto siciliano, qualunque fosse il contesto. Le sue canzoni raccontavano storie di mafia e canti di lavoro. Inoltre, denunciavano le ingiustizie sociali e narravano gli amori lontani. In questo modo, portava sul palco le radici e la cultura del popolo siciliano.

Grandi artisti si innamorarono della sua voce autentica. Tra questi, Renato Guttuso, Leonardo Sciascia e il poeta Ignazio Buttitta. Quest’ultimo scrisse poemi e ballate che Rosa trasformò in potenti canzoni. La sua musica diventò uno strumento di denuncia e di memoria collettiva.

Il ricordo di chi l’ha conosciuta

Nel documentario di “Italiani” intervengono artisti che hanno condiviso il palcoscenico con Rosa. Tra loro, Andrea Camilleri, Leo Gullotta e Giovanna Marini. Inoltre, partecipa anche la cantautrice Carmen Consoli. Pur non avendola mai incontrata di persona, Consoli ha subito il fascino della sua voce. Ancora oggi, porta sul palco alcune delle sue canzoni.

Luca Torregrossa, nipote di Rosa, racconta la storia familiare. Una storia attraversata da difficoltà ma anche da conquiste importanti. Infatti, Rosa riuscì a emanciparsi dal predominio dei padri e dei mariti. Soprattutto, seppe sottrarsi alle consuetudini oppressive della società siciliana dell’epoca.

Un’eredità universale

Rosa Balistreri rappresenta un esempio di coraggio e determinazione. Il suo personaggio anticonformista incarnava una donna che lottava per i propri diritti. Trasformò il dolore personale in arte che parla a tutti. Le sue canzoni raccontano sentimenti universali che toccano ancora oggi il cuore di chi le ascolta.

La sua eredità artistica e umana continua a ispirare. La sua voce ruvida e autentica resta un simbolo di libertà e resistenza. Un patrimonio culturale che merita di essere conosciuto e ricordato.

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