Alla scoperta dell’Uomo di Denisova

Si parte dal cuore della Sardegna per visitare l’area archeologica di Su Nuraxi a Barumini, un complesso nuragico Patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 1997. Scoperto e portato alla luce dall’archeologo Giovanni Lilliu tra gli anni ’40 e ‘50, Su Nuraxi rappresenta la più importante testimonianza di un glorioso passato che presenta una stratificazione culturale di oltre 2000 anni, cioè dal 1500 a.C. al VII sec. d.C..
Nel 1922 Salonicco ha accolto migliaia di rifugiati greci espulsi dalla Turchia che hanno portato con sé la loro musica e una nostalgia infinita. Da questa commistione tra oriente e occidente, e dal profondo senso di ingiustizia, è nato il rebetiko, un genere musicale ancora vivo e vibrante, oggi riscoperto dalle generazioni più giovani.
Un’antica profezia medievale recita: “Finché esisterà il Colosseo esisterà anche Roma; quando cadrà il Colosseo cadrà anche Roma”. Ed effettivamente, davanti al Colosseo, si rimane stupiti dal fatto che questo immenso edificio è ancora in gran parte intatto dopo quasi due millenni, e abbia resistito a guerre, saccheggi, terremoti. Come riuscirono i Romani a costruire edifici in grado di durare così a lungo nel tempo?
Nel 2010 è apparso sulla scena preistorica una nuova specie umana, l’Uomo di Denisova, vicino a noi come il Neanderthal. Verrà seguito il lavoro di 4 anni di indagini e monitoraggio di spedizioni scientifiche dalla Siberia alla Papua Nuova Guinea, dall’Europa al Tibet e a Israele, per svelare l’intero puzzle di una delle indagini scientifiche più appassionanti degli ultimi cinquant’anni: chi era veramente l’Uomo di Denisova?
Appuntamento assolutamente da non perdere.
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