27 giugno del 1980, giorno della strage del volo IH870 dell’Itavia, in viaggio dall’aeroporto di Bologna – Guglielmo Marconi a quello di Palermo – Punta Raisi. La puntata del programma di Antonino Monteleone “
Linea di Confine”, in onda mercoledì 18 giugno, alle 23.35 su Rai 2, ripercorrerà la vicenda: l’aereo, decollato alle 20.08 con due ore di ritardo, è atteso alle 21.13 all’aeroporto di destinazione, ma alle 20.59 il volo Itavia 870 scompare dagli schermi radar e non risponde più alle comunicazioni radio. La mattina dopo un elicottero individua una macchia scura di combustibile sul mare e i primi rottami dell’aereo.81 morti, 77 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio. Il mare restituirà solo 39 corpi. La prima ipotesi è quella di un cedimento strutturale. Nel 1982 la commissione d’inchiesta conclude i suoi lavori, esclude la prima ipotesi. L’aereo è esploso in volo. Ma su quella notte, su quel disastro, restano ancora dubbi. C’erano esercitazioni militari in corso su quel tratto di mare? Esiste un aereo fantasma, mai rilevato o ignorato dai radar? E cosa c’entra il Mig-23 libico, ritrovato un mese dopo, cosa ci fa la carcassa di un aereo militare sulla Sila? E davvero non ci fu collisione in volo? In studio con Antonino Monteleone: Massimo De Angelis, autore del libro La strage di Ustica. Un intrigo raccontato in presa diretta, Gregory Alegi, giornalista e storico, l’inviato del Giornale Stefano Zurlo e il giornalista Fabrizio Colarieti. E la testimonianza di Daria Bonfietti, Presidente dell’Associazione parenti delle vittime e sorella di Alberto Bonfietti, morto insieme agli altri passeggeri del Dc9 Itavia.
Nel 2018 la cassazione ha condannato i Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti e della difesa a risarcire gli eredi del titolare dell’Itavia per il dissesto finanziario al quale andò incontro dopo il disastro aereo di Ustica; i due Ministeri sono stati riconosciuti colpevoli dell’omesso controllo della situazione di rischio.
Commenta per primo