Stasera in tv arriva “Sapiens – Un solo pianeta”

Il Vesuvio e l’ultima eruzione

Stasera in tv arriva “Sapiens – Un solo pianeta”
Chi dice che se il Vesuvio eruttasse all’improvviso Napoli non farebbe la fine di Pompei? Quante probabilità ci sono che il Vesuvio e i Campi Flegrei si risveglino? Si è pronti ad affrontare la prossima eruzione e a prevenire gli effetti catastrofici? Perché, nonostante le eruzioni del Vesuvio si siano più volte ripetute nella storia, i Sapiens hanno continuato a costruire in questo territorio? E sono consapevoli di vivere in una delle zone a maggior rischio vulcanico del Mediterraneo? Sono solo alcuni degli interrogativi sui quali si concentrerà “Sapiens – Un solo pianeta” – il programma con Mario Tozzi prodotto da Rai Cultura, in onda sabato 7 giugno alle 21.20 su Rai 3 – nella puntata intitolata “L’ultima eruzione?”.
Il Vesuvio dorme, ma è considerato uno dei vulcani più a rischio del pianeta. L’ultima eruzione risale ormai a 81 anni fa. Era il 1944 e le truppe alleate erano da poco sbarcate in Italia. Un’eruzione ben documentata che, pur considerata modesta, ha sprigionato 21 milioni di metri cubi di lava, ha distrutto numerosi centri abitati e ha prodotto ceneri che sono arrivate fino in Albania. Per ripercorrere la storia di uno dei vulcani più monitorati del mondo, partendo dall’eruzione del 79 d. C., la più intensa degli ultimi 2000 anni, “Sapiens” è entrato nel suo cratere, a 1175 metri di altezza dove lo sguardo abbraccia tutto il golfo di Napoli, in un’atmosfera di tranquillità che potrebbe interrompersi in qualsiasi momento. Attraverso le immagini e le testimonianze a disposizione è stata ricostruita l’eruzione del 1944, la distruzione che ha seminato in uno dei centri adagiati sulle pendici del vulcano, San Sebastiano al Vesuvio, già colpito in passato dall’eruzione del 1631 che aveva causato la morte di 4000 persone, poi incenerito da una successiva eruzione nel 1682. Ma ogni volta, quando la lava si ferma, l’eruzione viene magicamente dimenticata.

Appuntamento da non perdere.

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