Con una media di dodici trapianti al giorno l’Italia è seconda in Europa per numero di donazioni di organi e per interventi effettuati. In occasione della Giornata nazionale sulla donazione e trapianto di organi e tessuti torna in onda su Rai 1 “Il dono”. Per scoprire come funziona una macchina così complessa e preziosa, le telecamere di Speciale Tg1 sono rimaste accese per quasi due settimane all’interno dell’Ospedale Niguarda di Milano, uno dei centri italiani con la più alta attività trapiantologica. Non solo le storie, quasi sempre a lieto fine, dei pazienti in attesa di un organo: il dolore e le speranze di chi in terapia intensiva è appeso con un filo alla vita, le cure, la scelta di donare. Cosa succede da quando un paziente muore e i suoi organi possono essere donati? Dietro ogni trapianto c’è un lavoro immenso, quotidiano, per lo più sconosciuto.
“Il dono”, lo Speciale Tg1 curato da Vincenzo Guerrizio, con il montaggio di Antonio Manduca, domenica 13 aprile alle 23.30, mostra l’impegno e la dedizione di medici e infermieri, la lotta continua di chi sta per affrontare una nuova sfida dopo anni di malattia, una prospettiva che si apre ma che ha bisogno di eccezionali risorse umane e tecniche perché possa realizzarsi. Lontano dalle grandi città, trovare un medico di famiglia sta diventando sempre più difficile. Molte aree interne, piccoli comuni e comunità montane ne sono già sprovviste, con una situazione particolarmente critica in alcune zone di quattro Regioni – Abruzzo, Marche, Molise e Umbria – dove la carenza di medici è ormai una realtà. I dati che saranno presentati al X Congresso interregionale della Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) per Abruzzo, Marche, Molise e Umbria, destano grande preoccupazione.