Stasera in tv Di là dal fiume e tra gli alberi

“Conversazioni in Sicilia”

Stasera in TV: Di là dal fiume e tra gli alberi. Stormborn
Nel 1941 la casa editrice Bompiani pubblica “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini. Il protagonista, Silvestro Ferrauto, siracusano come l’autore, lascia la Sicilia da giovane per cercare lavoro al Nord. In occasione dell’onomastico della madre, dopo quindici anni, decide improvvisamente di tornare nella sua isola. Raggiunge Siracusa in treno, poi prosegue sul trenino della linea secondaria Siracusa-Vizzini, che lo avvicina al paese natale. Durante il viaggio, Silvestro incontra figure emblematiche, e le conversazioni con questi personaggi diventano l’anima del romanzo, restituendo il ritratto di una Sicilia amara e disillusa, consapevole di un riscatto che, secondo Vittorini, non arriverà mai.
Lucrezia Lo Bianco ripercorre oggi quelle stesse stazioni, lungo una ferrovia ormai dismessa, nel doc in prima visione “Conversazioni in Sicilia”, in onda domenica 15 giugno alle 21.15 su Rai 5, alla ricerca di nuove voci, memorie sopite e personaggi contemporanei. Il suo viaggio è un tentativo di ascoltare un’altra Sicilia, interna e silenziosa, in cerca di una possibile armonia, sospesa tra il recupero del passato e il desiderio di nuove prospettive.

La rete ferroviaria della Sicilia, che dal 1986 comprende solo linee a scartamento normale, è gestita interamente da Rete Ferroviaria Italiana; fanno eccezione la linea Paternò-Randazzo-Giarre-Riposto, di 91 km a scartamento ridotto e la Metropolitana di Catania che sono gestite dalla Ferrovia Circumetnea. La rete FS in esercizio si estende, al 2023, per 1370 km di lunghezza.

Le ferrovie siciliane risultano costituite in 8 linee, che abbracciano tutte le nove province della regione. Molte linee sono state dismesse e, in genere smantellate, in particolare negli anni sessanta (ma anche fino quasi alle soglie degli anni novanta sono avvenute dismissioni[3]), principalmente perché poco competitive rispetto al trasporto su strada, o in quanto le esigenze per cui erano nate, come il trasporto dello zolfo estratto in grande quantità nelle miniere del centro della regione, erano ormai cessate.

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